Presentazione
La talentuosa marchigiana appartenente alla società bocciofila Metaurense, dopo essersi aggiudicata il campionato italiano individuale under 15 e la doppia vittoria ai campionati Mondiali in Algeria, sia nella specialità della coppia femminile e sia in quelli della coppia mista, è stata insignita del prestigioso premio MB FIB AWARD 2023 presso il Campidoglio, il 16/12 ultimo scorso, come miglior atleta dell’anno categoria femminile.
La campionessa, che frequenta il terzo anno del liceo linguistico Nolfi Apolloni di Fano, tra un allenamento e l’altro, ci ha concesso la seguente intervista.
1) Cosa significa per lei appartenere alla società Metaurense?
Per me significa tanto giocare per la bocciofila Metaurense, sono praticamente cresciuta lì sia dal punto di vista sportivo che “umano”, perché ho iniziato a giocare fin da piccola all’età di 6 anni, quindi, sono cresciuta in tutti i sensi in questa società e, per me, è veramente una casa, una famiglia.
2) Come concilia scuola e sport ad alto livello?
Fortunatamente riesco ancora a conciliare bene scuola e sport, anche se più vado avanti nel percorso scolastico e più diventa dura; tuttavia riesco ad organizzare bene il tutto, programmando gli allenamenti anche in base agli impegni scolastici. Inoltre, ho la fortuna di avere insegnanti molto bravi, che cercano di fare sempre il possibile per aiutarmi.
3) Altri hobbies?
Oltre le bocce, devo dire che non ho hobbies in particolare, però mi piace molto ascoltare la musica di qualsiasi genere ed i miei cantanti preferiti sono i Pinguini Tattici Nucleari.
4) Si aspettava questi 2 titoli iridati?
Vincere questi 2 titoli Mondiali è stato veramente un sogno, sin da bambina sognavo questo e sono riuscita ad arrivarci grazie a tanto allenamento, ma soprattutto tanta passione, anche se devo dire che tutto ciò non si sarebbe potuto mai realizzare senza l’aiuto dei miei genitori, del Presidente e del Vicepresidente della mia società, i quali hanno sempre creduto in me sin dall’inizio.
5) Quali sono secondo lei gli aspetti da migliorare per promuovere maggiormente questo sport sano ed antico?
Secondo me, una cosa fondamentale per questo sport, che è vittima di tanti pregiudizi, è andare nelle scuole per fare avvicinare sempre più bambini a questa meravigliosa disciplina.
6) Come è quanto si allena durante la settimana?
Mi alleno circa 3 o 4 volte alla settimana, ogni volta faccio prima delle cose specifiche per ogni fondamentale, poi finisco l’allenamento con una partita, dove entrambi i fondamentali vengono messi in atto.
7) Quale è il suo sogno nel cassetto?
Il mio sogno di vincere il Mondiale si è avverato, però, questo è un punto di partenza e non di arrivo, perciò, spero di lavorare e fare sempre di più.
8) Il segreto del suo successo?
Il mio segreto è tanta passione e tanto allenamento.
9) Quando è a scuola, i suoi compagni di classe, come l’accolgono dopo le sue straordinarie vittorie in giro per il mondo?
Il ritorno è stato bellissimo, abbiamo festeggiato tanto. Mi sono stati sempre vicino, la cosa più bella per me è che gli ho avvicinati a questo sport, non a praticarlo ancora, ma a venire almeno in bocciofila, pertanto spero, nel tempo, di coinvolgerli attivamente.
Conclusioni
La speranza è quella che la giovane Ginevra possa trasmettere la sua passione a più persone possibile , perché questo non è un passatempo per anziani, come erroneamente si pensa, ma un vero sport che prevede duri allenamenti e, oltre a potenziare il fisico, favorisce la socializzazione e l’inclusione.
La sua antichissima origine, risalente al 7000 A.C. in Turchia, vanta estimatori illustri come Erasmo da Rotterdam, Martin Lutero e il francese Calvino (giusto per citarne alcuni), dunque ci dà la certezza del valore assoluto di questa nobile ed allo stesso tempo popolare attività.