Lizzano, profumo di amore e tradizione al Chionna

‘La pettolata di Santa Cecilia’, al Chionna si celebra l’amore per la tradizione attraverso la ricorrenza del periodo natalizio

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L’alba del nuovo giorno era giunta e la luce fioca di un timido sole che giocava a nascondino tra le nuvole, faceva capolino per dare il benvenuto alla sacralità della festività natalizia tradotta nella celebre e tradizionalistica ‘pettolata di Santa Cecilia’.

Nell’aria non v’era solo l’odore della legna bruciata nei camini, bensì il profumo della tradizione culinaria che, mediante le dolci melodie a tema, echeggiava tra i cardi e i decumani di un paese in festa, memore dell’amore e dell’unione di un tempo che fu.

Con chiara evidenza e sulla base di una celebre frase di Ezra Pound: ‘La tradizione è una bellezza da conservare’, Lizzano si è resa protagonista di un evento ammaliante e suggestivo. Parliamo di una rassegna natalizia concepita attraverso il prezioso contributo di cinque associazioni presenti sul territorio che si sono mobilitate al fine di far rivivere ai ragazzi del plesso Chionna del loco (e non solo), la magia dei profumi del passato attraverso la degustazione delle pettole preparate al momento all’interno dello spiazzo antistante l’ingresso dell’androne della scuola.

Un omaggio, un ricordo, un sorriso, rappresentano all’unisono la semplicità che il mondo coevo deve cercare di ritrovare nella contemporaneità di un presente più puro.

Un messaggio intrinseco racchiuso come un bocciolo che è in procinto di sbocciare, come un’idea in stato embrionale che non si cura del progresso tecnologico, ma dei rapporti umani, della benevolenza, dell’altruismo e della fratellanza che si traduce nel gesto di condivisione, come un simposio la cui chiave di lettura è il pathos e, nel contempo, l’abolizione di una tecnologia o dei social che dividono, in quanto la vera essenza della socializzazione risiede nell’essenza di uno sguardo che comunica più di mille parole.

La pettolata di Santa Cecilia

Tra il fuoco, l’olio rovente e il vapore che odora di buono, la maestria delle mani leste accolgono il crudo impasto di una prelibatezza nostrana, le pettole, il quale immerso in una pentola colma del denso liquido la cui pigmentazione ricorda vagamente il colore dell’oro, crea una breve unione che concepisce il frutto della tradizione, il cui sapore è e sarà eternamente antico, ma incredibilmente attuale.

Un gusto in grado di unire grandi e piccini che, tra luminarie e addobbi, attendono impazienti la nascita del Bambin Gesù, come la mano di un artista che dipinge sulla tela il suo dipinto più bello.

È con grande evidenza che il messaggio simbolico celato in una manifestazione di cotanto spessore, non racchiude soltanto la semplicità di un gesto che compiamo ogni giorno, ma mostra ai ragazzi di oggi la condivisione e il significato del Natale: unione, amore e condivisione da tramandare anche ai posteri che verranno.

Concludiamo con un plauso speciale nei confronti di coloro che hanno reso possibile la riuscita dell’evento: le associazioni come la Pro Loco Lizzano, i Delfini Jonici, i vari plessi scolastici (Chionna e Frank), la Dirigente Scolastica, il corpo docente, i genitori, i volontari, Angelo Pagano e, soprattutto, i ragazzi!

 

‘Una vera tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente’.

Igor Stravinskij