News Napoli calcio: Il Manuale d’amore di Aurelio De Laurentiis.
Dire che De Laurentiis ha cambiato idea su Rudi Garcia sarebbe una falsità.
News Napoli calcio: Il Manuale d’amore del presidente Aurelio De Laurentiis
Fin dall’inizio, il presidente del Napoli aveva chiarito la sua visione, annunciando il nuovo corso ispirato a “Manuale d’amore”, un film a episodi diviso in innamoramento, crisi, tradimento, abbandono.
Questo concetto era stato esposto fin dal primo giorno in cui aveva presentato Garcia come il tecnico incaricato di difendere lo scudetto. Abbiamo assistito a tutte le fasi di questo percorso, una sequenza accelerata delle tappe che spesso hanno caratterizzato il rapporto tra De Laurentiis e i suoi allenatori scelti.
De Laurentiis si presenta come un comune individuo, replicando schemi comportamentali che tutti possiamo comprendere. Le persone cambiano, così come i sentimenti e l’intensità delle relazioni.
Tuttavia, il presidente del Napoli sembra partire sempre con la volontà di trovare un’intesa unica e una complicità assoluta, solo per ritrovarsi alla fine in situazioni di separazione, come accaduto nel caso di Spalletti.
I vari uomini che ha portato a Napoli sono estremamente diversi tra loro, ma la dinamica sembra ripetersi, e “Manuale d’amore” sembra essere un riflesso significativo di questa realtà.
Il film rappresenta molto più di quanto dovrebbe, poiché non contiene nemmeno la fase “felici e contenti”. Si passa rapidamente dall’estasi dell’incontro alla brutalità della crisi, senza spazio per la routine o la banalità quotidiana, e non c’è neanche la possibilità di commettere errori veri.
Tutto si consuma rapidamente, con una voglia così intensa di far funzionare la relazione che si bruciano ogni dubbio, anche se sono numerosi e, in questo caso, sembrano infiniti.
Basta una panchina di K’varatskhelia, un risultato ribaltato, un’occhiataccia di Osimhen o una partenza lenta per innescare immediatamente una crisi. La risposta a ciò è il presidio del ritiro a tempo pieno, il commissariamento preventivo e, infine, la chiamata di Antonio Conte.
Si guarda altrove, si mette l’altro nella condizione di sbagliare, si finge di riprovarci quando ormai tutto è già logorato, e alla fine non resta che separarsi, spesso con una certa fretta.
Conclusioni
Il presidente del Napoli ha richiamato un film per spiegare una questione temporale: il film è stato girato nell’estate del 2004, periodo in cui lui stava dando forma al suo primo Napoli in Serie C. Questa avventura ha portato fino al titolo del 2023 e si prospetta come l’inizio di un nuovo ciclo, con ulteriori sviluppi da paragonare a un successo consolidato.
La produzione ha ottenuto ottimi incassi e ha generato diversi sequel. Tuttavia, le coincidenze non esistono, e la scelta di storie che minano la possibilità di pazienza, comprensione, attesa e stima conferisce un significato preciso alla stagione. Forse questa scelta ha anche anticipato l’inevitabile incrocio con Garcia, scelto per mancanza di alternative contrattuali.
Il primo capitolo del film si intitola “Innamorarsi”, non “Amore”. Questo indica che siamo ancora nella fase dell’idea, dell’ipotesi di preferire un allenatore che ritorna dall’Arabia Saudita, già un po’ autoesiliato e contrariato dal calcio europeo che non lo comprende abbastanza, piuttosto che cercare un profilo nel quale si possa credere seriamente.
Ora entrambe le parti sono convinte di non essersi capite riguardo al modello di calcio, all’identità della squadra e al comando nello spogliatoio. Si sono piaciuti solo superficialmente, illudendosi che ognuno potesse essere lo specchio delle ambizioni dell’altro senza mai guardarsi veramente in faccia. Questo è un fenomeno comune, presente in ogni “Manuale d’amore” che cerca qualche emozione facile.
Fonte: LaStampa