Dramma sportivo: mister offende pesantemente un bambino e…

Mister delle giovanili offende un bambino di 10 anni ” F……o di m…a”….

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Mister delle giovanili

Dramma sportivo: mister offende pesantemente un bambino e.

Dramma sportivo – Nella mia infanzia, la prima maestra era la strada e un pallone. Ci divertivamo a dribblare intorno alle auto parcheggiate, a fare rimbalzi sul muro e a giocare tra le colonne o a volte finiva con qualche piccola discussione verso la fine del gioco. Alla fine, diventavamo tutti di nuovo amici, anche se forse non al livello di prima, e ricominciavamo a giocare. Non c’erano molti adulti intorno, a meno che non si sentisse il richiamo dei genitori dalle finestre per avvisare che la cena era pronta.

Con il passare degli anni, entrando a far parte delle squadre di calcio giovanili, abbiamo scoperto un problema che è diventato sempre più diffuso: i genitori troppo appassionati.

Dramma Sportivo: ecco i dettagli

Ogni papà e ogni mamma sembrano convinti che il proprio figlio sia il prossimo Messi, Ronaldo, Cannavaro, Baggio, Maldini o Del Piero. In realtà, molti ragazzi giocano solo per divertirsi, per il piacere di stare insieme e di giocare. Nella provincia di Teramo, ci sono numerose scuole calcio con allenatori, grandi e piccoli, che potrebbero aver pensato di non avere avuto l’opportunità di diventare il prossimo Guardiola, ma che svolgono comunque un ruolo importante come educatori, insegnando regole importanti per una sana convivenza.

Il calcio insegna una delle prime lezioni importanti: non arrendersi mai, lottare sempre insieme come squadra, imparare sia a perdere che a vincere.

Tuttavia, è successo qualcosa in una delle piccole scuole calcio della provincia di Teramo. Un allenatore ha perso la pazienza con un bambino di dieci anni, forse provocato dopo un gol o un fallo, o forse aveva avuto un atteggiamento poco rispettoso verso l’allenatore, che è comunque una figura di guida. Le parole dette, “Non sai neanche stoppare la palla dopo tre anni, maledetto ignorante”, non possono essere accettate per molte ragioni, comprese anche dai pochi puristi del calcio: per il contenuto omofobico e ignorante di quelle parole, perché sono state rivolte a un bambino in fase di crescita e consapevolezza e perché sono state inutilmente violente.

Conclusioni

La società di calcio è stata informata di quanto accaduto e i genitori sono ancora in attesa di scuse e di un chiarimento dopo giorni e settimane. E il bambino, come ha reagito? Sì, si è sentito ferito perché sa benissimo stoppare la palla, e lo fa anche piuttosto bene.