La Marca Classica dura per Rovigo Corse

La scuderia polesana incassa il quarto posto del presidente Verza, ancora in lizza per i quartieri nobili del CIREAS, ed il quinto di Timacchi.

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La Marca Classica dura per Rovigo Corse

È stata una battaglia dura e selettiva, confermando l’elevazione del coefficiente a quota 1,5, quella andata in scena, tra Sabato e Domenica, nel trevigiano.
L’appuntamento era con La Marca Classica, uno degli eventi più sentiti nella sede di Rovigo Corse potendolo considerare quasi una gara di casa, ma la trasferta in quelle colline del Prosecco si è rivelata particolarmente impegnativa per i portacolori della scuderia polesana.
A portare in alto i colori del sodalizio, ai piedi del podio in raggruppamento RC5 ed in classe fino a millesei ma anche buon sedicesimo assoluto, è stato il presidente Diego Verza.
Il patron, affiancato come di consueto da Sandro Buranello su un’Autobianchi A112 Abarth gruppo 2, ha mancato l’aggancio decisivo per pochi centesimi, mantenendo comunque aperta la partita per un Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche sempre più infuocato.

“Una gara molto bella, impegnativa e tecnica” – racconta Verza (presidente Rovigo Corse) – “che ci ha visto chiudere con un bel sedicesimo assoluto. Abbiamo portato a casa qualche punticino anche nella generale. Siamo arrivati quarti, a due soli centesimi dal podio ed è questo che ci rode. Abbiamo cannato sei o sette passaggi, dei sessantacinque previsti, anche se in più di qualcuno non ci tornavano i conti. Abbiamo chiesto spiegazioni in direzione gara ma non c’è stato nulla da fare. Abbiamo girato bene anche in power stage, con una media di cinque, mettendo dietro tanti top driver. Il coefficiente maggiorato, unito al terzo di Gualtieri, ci mantiene in corsa per il podio di categoria anche se sono sei i punti che ora dobbiamo recuperare.”

Un boccone amaro, il podio sfumato per un soffio, che è stato ampiamente equilibrato dalla soddisfazione, del tutto inaspettata, di trovare un gruppo di fans nel cuore di Treviso.

“Sabato sera” – aggiunge Verza – “abbiamo incontrato un papà con i suoi bimbi, prima della power stage in centro a Treviso, che aveva realizzato un mega striscione per noi. È stata un’emozione indescrivibile. Ci sono tanti campioni che non hanno dei tifosi, noi ora li abbiamo.”

Ritornando alla cronaca buona anche la quinta piazza, in raggruppamento RC5 ed in classe fino a millesei, siglata da Alessandro Timacchi, su Fiat 127 Sport con Boris Santin.
Il pilota di Occhiobello, firmatario pure della ventunesima casella nella generale, ha di che recriminare su un’occasione mancata per recuperare terreno nella provvisoria del tricolore.

“Ci siamo riscattati dalle ultime gare” – racconta Timacchi – “ma non siamo riusciti a risalire nella classifica del CIREAS. Dopo un ottimo inizio di gara ci siamo rilassati eccessivamente, sui tubi affrontati dopo la pausa pranzo. Ci siamo incantati ad ammirare le meraviglie del panorama offerto da Valdobbiadene e dai suoi dintorni. Siamo soddisfatti del nostro passo allo Zadraring, mantenendo una media di tre e mezzo. Un bicchiere mezzo pieno, vediamola così dai.”



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