È un Giulio Rubini ampiamente soddisfatto quello visto in azione nel decennale dello Slalom dei Colli Euganei, Città di Este, tappa del Campionato Italiano Slalom che lo ha visto tornare in azione su una Peugeot 106 Rallye gruppo A.
Per il pilota di casa, al via con l’esemplare messo a disposizione da Galiazzo, si è trattato di un ritorno, quello sulla piccola trazione anteriore transalpina che non vedeva dalla stagione 2018, ed il primo approccio si è rivelato da subito positivo, archiviando la manche di ricognizione con un buon quinto posto nella generale di gruppo A ed in classe A1600.
Agguerriti rivali, specialisti della disciplina, non spaventavano il portacolori di Monselice Corse che nella prima salita ufficiale, nonostante una penalità per un abbattimento, si confermava quinta forza in campo, in piena scia ad un Fanton diventato presto suo punto di riferimento.
“Davanti a noi” – racconta Rubini – “i primi erano irraggiungibili perchè stiamo parlando di gente abituata a correre negli slalom, dotata di vetture preparate specificatamente per questa disciplina mentre noi arriviamo dai rally e, come ben sapete, sono due mondi molto differenti. Abbiamo così deciso di concentrare i nostri sforzi per battere l’amico Fanton, rallysta come noi che conosce molto bene la Peugeot 106 gruppo A. Per me si trattava della seconda volta su questa vettura, la prima ed ultima è stata al Palladio del 2018 ma non è durata a lungo.”
La Domenica proseguiva con la seconda sfida e con un Rubini che si avvicinava di molto a Fanton, chiudendo alle sue spalle per un soffio ed accendendo la lotta per il finale.
La terza e conclusiva tornata andava a favore dell’atestino che sfoderava una prestazione notevole, firmando il gradino più basso del podio nella generale di gruppo ed in classe.
Un risultato che gli consentiva, con un bel colpo di reni, di passare Fanton e di terminare la due giorni patavina festeggiando la decima edizione al quarto posto in gruppo A ed in A1600.
“Siamo andati in crescendo” – aggiunge Rubini – “e, dopo aver commesso qualche errore, abbiamo trovato un giusto passo, avvicinandoci a Fanton e sorpassandolo sull’ultima manche. Erano quattro anni che non usavo il sequenziale ed oltre un anno che ero fermo quindi, pur conoscendo a memoria il percorso, non è stata una passeggiata. Abbiamo corso contro specialisti degli slalom ed aver chiuso al quarto posto è un ottimo risultato per noi. L’auto è stata perfetta ed il team al top. Un particolare ringraziamento va a Gianni Gialiazzo, alla Monselice Corse, ai partners ed ai tanti amici che sono venuti a salutarmi ed a sostenermi. Eravamo partiti con il solo obiettivo di festeggiare la decima, nostra e dello slalom, e ne è uscito anche un bel risultato. Meglio di così non si può. Un particolare ringraziamento lo voglio rinnovare alla Hornet Corse ed a Sandro Broggio. È solo grazie a loro se si riesce ancora a correre su strada in provincia di Padova e sappiamo tutti quanto sia difficile organizzare eventi oggi, soprattutto nel nostro territorio. Sarebbe bello sognare qualcosa di più importante ma è anche bello accontentarsi di avere una gara di casa, cosa che non tutti purtroppo si godono.”