Sport Paralimpico: al via la staffetta di “Obiettivo Tricolore”, ideata da Alex Zanardi

Inizia domani la 3 settimane di “Obiettivo Tricolore” di Alex Zanardi, con partenza da Cortina ed arrivo a Parigi, 1600 km d’amore, passione ed inclusione con lo sport

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Roma, 06-09-2023

Obiettivo Tricolore di Alex Zanardi

È uno degli eventi più importanti per lo sport paralimpico e per l’inclusione. Il progetto è stato presentato dalla moderatrice e giornalista sportiva Lia Capizzi, volto noto per quasi un ventennio a Sky (ora passata alla Rai) presso la sala “Caduti di Nassirya” del Senato.

Vi hanno preso parte molte personalità dello sport italiano, tra cui la Senatrice Giusy Versace, vicepresidente della Commissione cultura, istruzione, ricerca scientifica, spettacolo e sport. Erano presenti il Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, Giovanni Malagò, Presidente del Coni, collegatosi da Milano.

Luca Pancalli, il Presidente del comitato paralimpico, Barbara Manni, responsabile marketing e comunicazione Obiettivo 3, nonchè cognata del superatleta Zanardi, Pierino Dainese, Team Manager Obiettivo 3, gli atleti Eleonora Mele e Tiziano Testa, per finire con il rappresentante della Federciclismo, Maurizio Brilli.

Da remoto sono intervenuti, oltre a Malagò, Fioretti Beatrice, Flavia Mazzarella per BPER Banca, con il contributo speciale del Presidente del consorzio del Prosecco D.O.C., Stefano Zanette, ed infine Manghi.

Un saluto particolare è stato  dato dal campione di triathlon, Daniel Fontana, il quale ha voluto far sentire la sua vicinanza agli atleti e allo staff con un video.

Una citazione va fatta anche sul gradito servizio del duo comico Luca e Paolo, i quali,  spalleggiati dalla Senatrice-atleta, Giusy Versace, hanno dato vita ad un siparietto divertente in auto (ovviamente pre-registrato), con cui tenere di buon umore gli spettatori.

Giusy Versace

La Senatrice si è detta entusiasta dell’iniziativa ed ha assicurato, inoltre, che farà del suo meglio per diminuire ulteriormente le disparità tra atleti paralimpici agonisti e non agonisti, quindi, si è impegnata pubblicamente a fare da collante con tutte le altre forze politiche, che in questo caso dovrebbero, almeno si spera, dare prova di maturità ed unirsi.

Lo scopo di Obiettivo Tricolore

La staffetta ha l’obiettivo di creare una grande famiglia che superi i confini nazionali, per permettere al maggior numero possibile di atleti con disabilità, di iniziare a fare sport, perchè visti i costi proibitivi delle attrezzature, non tutti possono usufruirne.

Per tanto c’è bisogno della massima partecipazione di più collaboratori e sopratutto della maggiore presenza dello Stato, affinchè possa rendere questa nobile iniziativa, la quale ricordiamo è nata dall’intuizione del grande Alex Zanardi, strutturale, capillare, concreta e ciclica.

Andrea Abodi

Il Ministro si è soffermato sulla bontà di questa manifestazione e, seppur abbia ammesso candidamente di non esserne a conoscenza, ha dato la sua massima disponibilità per aiutare gli organizzatori a farla crescere ulteriormente.

La sua promessa è stata quella di inserire alcune discipline paralimpiche già a partire dai prossimi giochi della gioventù. Il progetto è pronto, serve solo la buona volontà dei governanti.

Luca Pancalli

Come sempre il Presidente Pancalli è arrivato con le sue parole al cuore della gente e da buon padre di famiglia, la sua figura rappresenta il miglior esempio che un’istituzione possa mai dare ad una persona che voglia approcciarsi a questo Mondo Paralimpico, che ha dato tante soddisfazioni alla nostra nazione in ogni disciplina, come ad esempio quella del nuoto, in cui un campione del calibro di Simone Barlaan ne è un esempio vivente.

Barbara Manni

Tra le figure più autorevoli di Obiettivo 3 c’è senza ombra di dubbio Barbara Manni, la quale si occupa, come suddetto, del Marketing. La sua serietà è le sue competenze lasciano ben sperare che questa idea durerà in eterno con sempre più nazioni partecipanti e nuovi sponsor. Doverosamente e con grande rispetto ha  ricordato a tutti della incoraggiante sinergia con i francesi, quest’ultimi  presenti da remoto per le ovvie distanze chilometriche.

Per ora si collaborerà con i transalpini; si toccheranno varie località come Bourg-Saint-Maurice, Bourg-en-Bresse, Semur-en-Auxois e Auxerre, fino ad arrivare a Parigi nella tappa finale del 1 ottobre, dove si svolgeranno le Paralimpiadi estive del 2024.

Pierino Dainese

Il Team Manager, Dainese, rappresenta il motore di tutto, infatti, spetta a lui reclutare gli atleti nella penisola per poterli successivamente indirizzare alle discipline più adatte alle loro attitudini. Per il Manager la vittoria più grande è quella di sapere che anche una sola persona sia riuscita a cambiare vita, praticando sport.

Molto importante, ha ricordato Il Team Manager, la collaborazione con il Politecnico di Lecco, con cui si cerca ogni anno di innovare ed abbattere i costi delle attrezzature, in modo tale da renderle fruibili alla maggioranza dei richiedenti e non soltanto a chi ha più risorse economiche.

Conclusioni e considerazioni

Se pensate che iniziarono in 5 ed ora sono diventati 120 atleti paralimpici, allora si può dire che questo percorso è in continua crescita ed espansione.

Proprio in tema di atleti sono intervenuti Eleonora Mele e Tiziano Testa, costoro hanno raccontato le loro storie con belle parole sincere. Entrambi hanno ricordato di come sia cambiata in positivo la loro vita da quando vi hanno aderito.

La prima percorrerà una delle tappe più dure, e non solo una, sui 100 km con 2.000 metri di dislivello da Bourg-en-BresseSemur-en-Auxois;  il secondo, invece, pedalerà per 105 km da Reggio-Emilia a Piacenza.

Tappe in Italia

Le tappe italiane toccheranno  varie regioni del nord partendo da Cortina, sede  delle prossime Paralimpiadi del 2026, passando poi per Conegliano, Padova, Mantova, Reggio-Emilia, Piacenza, Pavia, Milano, Lecco e Verrès (Valle D’Aosta), per finire il tracciato entrando in terra di Francia.

Saranno 3 settimane, dal 9 settembre al 1 ottobre, di amore e passione per lo sport con 1600 km da percorrere in carrozzina olimpica, in Handbike, di corsa a piedi e addirittura ci sarà una tappa in canoa, nei pressi di Mantova.

L’auspicio finale è che le borse di studio, attualmente sono 6 a disposizione degli atleti, diventino migliaia, in modo tale da non lasciare nessuno indietro.