Gonzalez al Brentford? La Fiorentina e la League inglese al tiro alla fune

Offerta tattica alla squadra viola per sottrarre l’esterno argentino. La resistenza di Vincenzo Italiano

Tempo di lettura: 2 Minuti
469

Posizione critica quella dell’esterno argentino della Fiorentina Nico Gonzalez, conteso tra due fuochi sempre più accesi. Secondo quanto riportato dal The Athletic, il giocatore sembra di nuovo essere diventato una delle prede più appostate del calciomercato. Gonzalez al Brentford sarebbe infatti la soluzione ideale per la società di Thomas Frank, alla ricerca di una pedina difensiva da schierare in campo. Per questo motivo ha mosso una proposta di 30 milioni alla Fiorentina, offerta che il club di Vincenzo Italiano ha lasciato in sospeso.

La trattativa è ancora in corso perché né gli azzurri né la League inglese sembrano voler cedere la corda per l’acquisizione di Gonzalez al Brentford. Da un lato, infatti, la squadra di Thomas Frank alla ricerca di una risorsa offensiva si è già vista strappare davanti agli occhi un disegno di 58 milioni per il Nottingham Forest da scambiare con Brennan Johnson. Dal canto suo, la Fiorentina di Vincenzo Italiano non vuole assolutamente farsi scivolare dalle mani una perla calcistica come Nico. Una resistenza più che giustificata dalle statiche calcistiche. Da quando infatti veste di viola, l’esterno argentino ha collezionato 22 reti in circa 80 presenze. Un risultato eccezionale con il quale ha regalato alla sua squadra i biglietti per le finali degli anni 2022/23.
Tra l’altro, nella giornata di ieri, la Fiorentina ha già ceduto il brasiliano Arthur Cabral al Benfica, con un’offerta accettata di 25 milioni di euro: più precisamente 20 fissi e 5 in bonus. La soluzione sostitutiva del giocatore non sembra stia tardando, e le previsioni sembrano puntare sull’attaccante dello Spezia M’Bala Nzola.

Il timore principale di Vincenzo Italiano, accettando troppe concessioni, è quello di guadagnare denaro ma perdere in formazione tattica. Una riflessione più che fondata la sua, perché ci sarebbe infatti il rischio di mettere in crisi il classico schema difensivo e offensivo adottato finora dai giocatori in viola.