Si trattava di un’apparizione spot, quella avvenuta in occasione della Cronoscalata Alpe del Nevegal, ma in casa Omega quando ci si allinea allo start con i propri portacolori l’obiettivo è sempre quello di ben figurare ed anche in questo caso le aspettative della vigilia sono state superate alla grande, grazie ad un Alessandro Zanoni in forma smagliante al volante della sua Norma NP03, curata da Rope Motorsport.
Il pilota di Sant’Ambrogio di Valpolicella ha centrato una splendida top ten assoluta, chiudendo decimo nella generale, settimo in gruppo E2SC ed in classe E2SC1600, nell’evento valevole per il Campionato Italiano Velocità Montagna e per il Trofeo Italiano Velocità Montagna.
“È stata una trasferta complicata per il meteo” – racconta Zanoni – “perchè Venerdì e Sabato abbiamo ricevuto acqua a non finire. Abbiamo saltato la prima manche di prova, per evitare rischi, e sulla seconda siamo andati molto cauti. Domenica siamo partiti ad occhi chiusi e, in condizioni di asciutto con il sottobosco umido, è uscito un buon tempo. Tra gara 1 e gara 2 è arrivato un altro temporale, durato poco ma sufficiente a rendere l’asfalto umido. Abbiamo cercato di contenere i danni, mantenendo la nostra posizione. Grazie alla scuderia Omega, ai partners, alla famiglia ed alla Rope Motorsport, in particolare a Marco ed a Seba.”
Condizioni meteo che hanno messo a dura prova anche Leonardo Chesini, al via su una Gloria C8P seguita da Rope Motorsport con la quale ha concluso terzo in TM-SS, sia in gruppo che in classe, ed ha aggiunto al proprio bottino un comunque buon ventottesimo nella generale.
“Il Sabato è stato da dimenticare per la pioggia battente” – racconta Chesini – “ed infatti abbiamo disputato soltanto la ricognizione del pomeriggio perchè la prima era praticamente inutile. Domenica abbiamo corso sull’asciutto gara 1 ma i tanti incidenti, avvenuti su una esse che si è poi inondata di olio, ci hanno consigliato ad alzare il piede per rimanere in strada. Gara 2 è stata difficile, una partenza asciutta per passare poi all’umido del sottobosco e del tratto finale. Mi è piaciuto particolarmente il percorso, veloce, impegnativo e molto suggestivo. Un guidato che si alternava a tratti veloci ma che era più adatto a prototipi a ruote coperte con una grande potenza. Chiudere terzi, combattendo contro vetture di cilindrata superiore alla nostra, ci soddisfa. Grazie, di cuore, ai ragazzi del team, in particolare a Marco ed a Seba, impeccabili nel sostituire i rapporti del cambio tra gara 1 e gara 2, realizzando un vero e proprio miracolo.”
Unico a masticare amaro, nel tridente della scuderia con base a Verona, è stato uno sfortunato Pierpaolo Fasolato, al via con una Citroen Saxo in versione Racing Start.
La terza punta della compagine scaligera faticava nel doppio turno di prove del Sabato, relegato ai margini della classifica provvisoria di gruppo e di classe, e si vedeva poi costretto ad abbandonare la compagnia alla Domenica, ancora prima di presentarsi allo start di gara 1, a causa di problemi tecnici che non gli hanno purtroppo dato scampo.