È stato un Rally Città di Scorzè a dir poco rocambolesco per un Giovanni Toffano che si aspettava una lotta pulita, unicamente contro il cronometro ed i suoi avversari, e che invece è stata viziata da numerosi episodi che lo hanno penalizzato.
Oltre a condizioni meteo a dir poco avverse, con la pioggia a farla da padrone per l’intera durata dell’appuntamento valevole per la Coppa Rally ACI Sport di quarta zona, la trasferta del portacolori di Rally Team, supportato da Jteam, veniva macchiata già dalla speciale spettacolo di apertura del Venerdì sera, arginata da un comunque positivo quinto tempo assoluto.
Per il pilota di Rovolon, al via con la consueta Skoda Fabia Rally2 Evo di MS Munaretto ed affiancato dall’inseparabile Matteo Gambasin alla sua destra, era solo l’inizio del calvario.
“Quanto accaduto alla spettacolo è stato imbarazzante” – racconta Toffano – “perchè siamo arrivati con cinque minuti di anticipo in zona e ne abbiamo persi altrettanti a causa di un camper che si era messo di traverso sulla strada che conduceva allo start. Il commissario presente non riusciva a gestire la situazione così Matteo è sceso per cercare di aiutare il conducente a spostare il mezzo. Siamo arrivati allo start con tre secondi di ritardo e non ci è stato nemmeno dato il tempo di prepararci. Niente procedura di partenza e note, vi lascio immaginare. Dato che il via effettivo veniva dato a fotocellula potevano gestire meglio l’episodio invece di applicarci una sanzione di dieci secondi per aver effettuato una partenza anticipata.”
Gli sgambetti della dea bendata continuavano anche all’inizio della giornata di Sabato.
“All’uscita dell’assistenza di Sabato mattina” – aggiunge Toffano – “ci hanno fatto notare che avevamo una ruota, l’anteriore destra, ovalizzata. Dopo aver timbrato abbiamo invertito le gomme di corsa ma la prima Fassinaro veniva percorsa in trasferimento. Siamo andati a Preganziol e, fino a metà speciale, avevamo un bel passo. L’equipaggio davanti a noi usciva di strada, bloccandola, così ci siamo fermati ed abbiamo messo del nostro per dare una mano. Abbiamo perso dieci minuti, senza avere il ricalcolo del tempo settore, e siamo corsi, in mezzo al traffico, verso la Zero Branco. Nonostante la concentrazione minata eravamo, verso metà speciale, ad un secondo da Signor ma poi ci siamo girati, fortunatamente senza conseguenze.”
In mezzo a questi continui colpi di scena Toffano archiviava il primo giro in tredicesima posizione assoluta, dodicesimo di gruppo RC2N e di classe R5 – Rally2, confidando in un pomeriggio più sereno per riuscire a prendere confidenza con un fondo bagnato a lui inedito.
Senza rischiare eccessivamente il patavino recuperava quattro posizioni, rientrando tra i migliori dieci della generale ma ritrovandosi a vivere un altro momento ad elevato tasso di adrenalina.
“Già era difficile prendere confidenza con il bagnato che era una novità per me” – continua Toffano – “ma sulla seconda Preganziol, come se non bastasse, a tre secondi dal semaforo verde, quando ero già a fondo con il gas, un commissario ha aperto il finestrino a Matteo per poi farci un segno per prendere il via. Volevano darci altri dieci secondi di penalità ma abbiamo fatto esposto in direzione gara, con tanto di cameracar, perchè era una situazione assurda.”
In un contesto simile Toffano era bravo a convertire la rabbia in determinazione, andando a mostrare i muscoli sugli ultimi due impegni di giornata con il terzo tempo assoluto sulla “Fassinaro Mini” e con il quarto sulla conclusiva “Preganziol”, soddisfatto dell’esperienza fatta.
Un colpo di reni che gli ha permesso di consolidare un’ottava piazza assoluta, di gruppo RC2N e di classe R5 – Rally2, che lascia un’importante dose di amarezza, da smaltire in fretta.
“Al netto di tutto quello che ci è accaduto in gara siamo soddisfatti” – conclude Toffano – “perchè non avevo mai guidato questa vettura su fondo bagnato. Era così viscido e sporco che sembrava di correre una gara su terra, tipo il Prealpi Master Show. La nostra vettura è stata perfetta, molto sincera e bella da guidare anche se non era facile adattarsi ad una percezione di morbidezza e di mancanza di aderenza su strade così veloci. Grazie a tutto il team MS Munaretto che ci ha dato ottimi consigli per la messa a punto. Grazie a Rally Team, a Jteam, a tutti i partners, alla famiglia ed agli amici che ci hanno sostenuto, nonostante il maltempo.”