Un fine settimana con il rammarico ad essere protagonista assoluto in casa Motor Valley Racing Division, ad iniziare dalla delusione più cocente ovvero quella di uno Stefano Liburdi che, dopo aver dominato il Rally di Roma Capitale in versione Coppa Rally ACI Sport di zona sette, si è visto costretto ad ammainare bandiera bianca.
Il pilota di Ceccano, in coppia con Valerio Silvaggi su una Hyundai i20 Rally2 di Friulmotor, partiva con il piede giusto, portandosi al comando delle operazioni sin dal primo metro del Sabato ed archiviando la tornata di apertura con 7”9 su Bucciarelli e 8”3 su Di Iuorio.
Quando il tutto sembrava girare a favore del portacolori della scuderia di Modena la dea bendata decideva di metterci lo zampino, con una prima foratura sul quarto crono e con una seconda, fatale, che si presentava nel successivo trasferimento, andando a complicare una situazione di classifica provvisoria che mette a serio rischio l’accesso alla finale nazionale.
“Partendo dopo l’europeo ed il tricolore eravamo un po’ preoccupati” – racconta Liburdi – “per le condizioni della strada ma anche perchè temevamo che il pubblico potesse spostarsi lungo le prove. Dopo un buon primo giro volevamo spingere nel secondo ma, già sulla quarta speciale, siamo incappati in una foratura, evitando di fare più danni su alcune rocce che siamo riusciti a schivare. Abbiamo terminato sul cerchio, dopo aver lentamente forato l’anteriore sinistra. Dopo la sostituzione, nel trasferimento successivo, ci siamo accorti di aver perso pressione anche sulla posteriore sinistra. Non avendo a disposizione una seconda scorta ci siamo dovuti arrendere. Non vi dico il dispiacere perchè poteva essere la mia prima assoluta. Grazie a Friulmotor, a Motor Valley Racing Division, ai partners ed ai tanti amici presenti.”
Un sorriso a denti stretti è invece arrivato dal Sabato e dalla Domenica vissuti al Rally Historic di Salsomaggiore Terme in virtù del quinto posto assoluto, quarto nel quarto raggruppamento e terzo di classe J2/A/>2000 firmati da “Jangher”, in coppia con Enrico Montemezzo.
La seconda punta della compagine emiliana, in gara su una BMW M3 gruppo A curata da Tuning Carenini, ha rischiato grosso al termine della prima giornata ma, grazie al provvidenziale intervento del team, è riuscito a rovesciare un fine settimana complicato.
“Sulle prime due del Sabato non riuscivamo a trovare un buon passo” – racconta “Jangher” – “ed infatti eravamo ai piedi della top ten assoluta, insoddisfatti di quanto avevamo raccolto. All’ingresso del riordino notturno ci siamo resi conto di avere una perdita di liquido di raffreddamento, probabilmente a causa di un tubo crepato. Grazie ad Adriano Carenini ed ai suoi ragazzi siamo riusciti a continuare alla Domenica, partendo cauti per vedere che tutto fosse in ordine. Dalla prima Varano abbiamo iniziato a spingere, pur restando lontani dall’abituale ritmo per le condizioni di caldo estremo e per un tracciato molto diverso da quelli che affrontiamo di solito. Siamo comunque contenti di essere arrivati, viste le premesse, e ci accontentiamo di questo risultato, avendo superato un problema potenzialmente fatale.”