Tra i top campionati europei, aspettiamoci questi ultimi mesi di fuoco per capire chi vincerà quando il tempo stringe e bisogna decidere quale sarà il verdetto finale. Partendo da dove la musica suona sempre la stessa strofa (ovvero la Ligue 1), per il PSG di Gaultier dopo aver fallito per l’ennesima volta in Champions League, il campionato resta l’obiettivo minimo. I sette punti di vantaggio sul Marsiglia non sono tanti, ma neanche così pochi. Apprestiamoci ad assistere alla quinta vittoria negli ultimi sei anni del PSG, la nona negli ultimi undici anni. La Ligue 1 è sempre più una barzelletta e lo dimostra il fatto che il PSG cambia allenatore, ma la situazione è sempre la stessa: eliminato dalla Champions League.
Tra i top campionati europei, il Bayern Monaco abdica?
E chi ha eliminato il PSG dalla Champions League in questa stagione? Il Bayern Monaco. Un altro club che vince dal 2013 ogni anno il Meistershale e in questa settimana ha sorpreso tutti: licenzia Nagelsmann e ingaggia Tuchel. Al momento l’ex squadra di Tuchel – il Borussia Dortmund – è avanti in classifica di un punto sul Bayern Monaco. E’ forse giunto il momento di passare lo scettro a qualcun altro, dopo dieci anni di egemonia assoluta? Chissà. In Spagna il “Clasico” ha quasi sentenziato il destino della Liga: il Barcellona vincendo in extremis contro il Real Madrid ha spianato la strada al titolo, andando a più dodici sui blancos e verosimilmente tornerà a vincere la Liga a distanza di quattro anni.
Tra i top campionati europei, l’Arsenal sogna il colpaccio
In Premier League continua il testa a testa tra l’allievo (Arteta) e il maestro (Guardiola), l’Arsenal è a più otto sul Manchester City (deve recuperare una partita) ed essendo stato eliminato in Europa League dallo Sporting Lisbona, ora è concentrato più che mai sul campionato, nulla può distrarlo ora. I gunners sognano questo momento da ben diciannove anni, quando “The Invincibles” di Wenger vinsero il titolo senza perdere mai un match. Storia simile in Serie A, il Napoli di Spalletti è avanti di diciannove punti sulla Lazio di Sarri (il divario potrebbe essere di quindici se la Juventus di Allegri non fosse stata penalizzata e li recuperasse) e in città – scaramanzia permettendo – aspettano di gioire da trentatré anni.