Napoli, gli azzurri senza punti deboli

La squadra di Luciano Spalletti sta dominando il campionato in lungo e in largo. Il terzo scudetto potrebbe non essere una chimera.

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Napoli, gli azzurri senza punti deboli. Il campionato italiano ha la squadra dominatrice nella banda guidata sapientemente da Luciano Spalletti. Gli azzurri inseguono il terzo scudetto della storia, l’allenatore il primo tricolore della carriera. I numeri autorizzano l’ipotesi della vittoria finale: 18 vittorie, 2 pareggi, 1 sconfitta, 51 reti realizzate e solo 15 subite. Miglior attacco, miglior difesa. Ogni partita con il possesso palla attestato intorno all’85%. Cifre importanti, la macchina Napoli cammina a pieno ritmo. L’allenatore campano ha creato un meccanismo perfetto. Andando oltre gli addi di Fabian Ruiz, Kalidou Koulibaly, Dries Mertens e Lorenzo Insigne. Valorizzando al massimo le qualità dei nuovi arrivati che rispondono al nome di Kvicha Kvaratshelia e Kim Min Jae. Il georgiano e il sud coreano stanno facendo la differenza, insieme ai gol di Victor Osimhen.

Napoli, gli azzurri senza punti deboli: la maturità del gruppo squadra

Quello degli azzurri è uno spogliatoio unito, senza prime donne. Dove tutta la rosa è coesa e compatta verso l’obiettivo scudetto. Non ci sono gelosie e individualismi. I giocatori hanno un rapporto di amicizia che va oltre il campo da gioco, spesso la squadra si ritrova a pranzo o a cena. Il gruppo italiano ha fatto asse con quello straniero. I vari Zambo Anguissa, Stanislav Lobotka, Mario Rui, Victor Osimhen, Hirving Lozano hanno addirittura imparato parole in dialetto napoletano. Grande importanza riveste il capitano Giovanni Di Lorenzo, autentico leader e sempre pronto ad aiutare tutti. Il terzino napoletano è diventato un punto di riferimento per compagni, squadra e tifoseria. Piace la grinta di un ragazzo partito dalla gavetta e arrivato fino alla massima categoria. Diventato campione d’Europa con la maglia della Nazionale Azzurra di Roberto Mancini.

Napoli, gli azzurri senza punti deboli: l’importanza di Luciano Spalletti

Il condottiero della squadra è il tecnico toscano Luciano Spalletti, al quale il presidente Aurelio De Laurentiis ha affidato un anno e mezzo fa il sogno scudetto. Dopo gli anni alla guida di Roma, Inter, Zenit San Pietroburgo ha l’occasione di cucirsi il primo scudetto della carriera da allenatore sul petto. Per arrivare all’obiettivo ha fatto sentire tutti importanti e partecipi, cercando di dare minuti importanti anche alle seconde linee tipo Juan Jesus, Matteo Politano, Alessio Zerbin, Gianluca Gaetano. Un modo per fare capire che tutti sono utili e nessuno indispensabile. Ha lavorato molto al miglioramento di Victor Osimhen, diventato un attaccante completo sotto la sua guida. Soprattutto ha trovato il modulo tattico adatto alle caratteristiche dei giocatori, con quel 4-3-3 tagliato sapientemente su misura degli interpreti.