Milan, tensioni fra squadra e tecnico. Le amichevoli prima della ripresa del campionato avevano mostrato le prime crepe fra tecnico e squadra. Il ritiro ordinato dopo la sconfitta nell’ultima amichevole in terra olandese non fu gradito dal gruppo giocatori. Dopo la vittoria di Salerno la squadra si è completamente inabissata. Raccogliendo pareggi contro Roma e Lecce, salutando Coppa Italia (Torino) e Super Coppa Italia (Inter), subendo sonore sconfitte da Lazio e Sassuolo. Colpisce il modo con il quale la squadra si è sbriciolata: senza lottare. Senza reagire alle sollecitazioni del tecnico, il quale si è trovato ad osservare rassegnato lo svolgersi delle sconfitte. La società gli ha confermato una fiducia di facciata, perdesse il derby andrebbe incontro al sesto esonero della carriera.
Milan, tensioni fra squadra e tecnico: le cause di una frattura profonda
Dopo la sbornia scudetto qualcosa è cambiato nei rapporti fra il tecnico, lo staff tecnico che lo supporta e la squadra. La squadra imputa al gruppo lavoro di Pioli la pesantezza dei carichi di lavoro atletico. Un’accusa che trova un fondamento nella incredibile catena di infortuni che colpisce annualmente la rosa rossonera. Non a caso la dirigenza aveva chiesto all’allenatore di alleggerire e modificare la preparazione atletica. Anche la gestione del recupero infortunati è sotto la lente d’ingrandimento del gruppo squadra.
Un’altra questione che è motivo di scontro è l’integralismo tattico di Pioli, bloccato sul modulo 4-2-3-1. Una disposizione tattica che espone centrocampisti ed esterni offensivi a un lavoro massacrante nelle due fasi. La squadra aveva chiesto a Pioli di coprire meglio la mediana, con l’inserimento di un centrocampista in più, a costo di recuperare Bakayoko. Ma il mister emiliano è andato avanti per la sua strada.
Le scelte di formazione sbagliate e l’utilizzo di alcuni giocatori completa il quadro. Sostituzioni monotematiche, sempre gli stessi giocatori oggetto di rotazioni (Diaz, Saelemaekers, Messias Jr, Krunic, De Ketelaere). La gestione dei nuovi arrivati ha lasciato basiti tutti, squadra e società. L’investimento più costoso, De Ketelaere confinato in panchina. Per non parlare di Adli e Thiaw misteriosamente emarginati.
Milan, tensioni fra squadra e tecnico: la società vigila
Maldini e Massara vigilano quotidianamente sugli allenamenti svolti a Milanello, consci della situazione difficile fra tecnico e squadra. La dirigenza ha confermato fiducia al tecnico tricolore, ma è chiaramente a tempo. Un’altra pesante sconfitta contro l’Inter non sarà tollerata, Pioli sarebbe costretto a lasciare la panchina rossonera.
Del resto dagli Usa spingono per l’esonero, pensano che l’allenatore emiliano oltre certi picchi di rendimento non possa andare. Dietro le quinte si ragiona su quella che potrebbe essere la figura di un traghettatore fino a giugno. E’ evidente che la soluzione potrebbe essere interna, per non caricare il bilancio di un nuovo stipendio. La figura di Abate che guida l’Under 19 è sotto controllo, così come conquista consensi Bonera che è molto stimato dalla squadra.