Champions sorteggi in vista. Mai come quest’anno la regina delle competizioni europee ci offre tanta varietà nei possibili incroci. Devo ammetterlo: il nuovo tipo di sorteggio dei gironi non mi ha entusiasmato. Da un lato trittici come Napoli-Liverpool-Ajax, Bayern-Barça-Inter, Benfica-PSG-Juventus; dall’altro gironi del tipo Porto-Brugge-Bayer-Atletico, Tottenham-Eintracht-Sporting-Marsiglia. Gironi della morte e armate Brancaleone. Ad esempio, il girone tipo – secondo me – è quello del City accoppiato a Borussia-Siviglia-Copenhagen, chiaramente appartenenti alle 4 fasce stabilite dalla UEFA. Questa organizzazione ha mandato in Europa League squadre di un certo calibro, come la Juve, il Barça e l’Ajax, habitué dell’eliminazione diretta. Il rovescio della medaglia però ci potrebbe regalare ottavi di finale ad alto tasso di spettacolarità, come vedremo in seguito; oltre ad arricchire la suddetta Europa League, mai come quest’anno così ricca. Il Bayern è l’unica a concludere il raggruppamento sui 18 punti (quarta stagione consecutiva), una vittoria in più rispetto al Napoli e al Liverpool, monopolizzatrici del girone A (partenopei primi per differenza reti). Si ferma a 14 il City di Guardiola, come il Benfica ed il PSG (portoghesi primi per i gol in trasferta). A concludere il rango delle migliori il Real e il Chelsea, vincitrici dei propri gruppi con 13 punti. Il Napoli è la grande sorpresa fino ad adesso: una sola sconfitta, ad Anfield, il miglior attacco (20 gol) e appena sei gol subiti. Solo il Bayern ha una differenza reti migliore, ma per gli azzurri vedersi in graduatoria subito sotto i bavaresi in molte voci è un segno di crescita inequivocabile. Dunque il Napoli è l’unica italiana in prima fascia, e guarda agli ottavi con il giusto rispetto a 3 anni dall’ultima apparizione, ma siamo sicuri che ai ragazzi di Spalletti non tremeranno le gambe di fronte all’avversario. Anzi, grazie all’incursione galeotta del Benfica nel suo girone, il Napoli è sicuramente la squadra che meglio ha dominato tra le prime classificate, rendendo allo stesso tempo reale e vivido il rischio di una sfida al PSG.
Champions sorteggi in vista, gli accoppiamenti visti dalla prima fascia
La prima fascia è un mix di certezze e sorprese: Napoli, Chelsea, Porto, Real, Bayern, City, Tottenham e Benfica. Sorride Conte, che ha seriamente rischiato l’ennesima retrocessione in EL della carriera; sorprendenti le portoghesi, ormai da qualche anno su un’altra lunghezza d’onda rispetto al passato; gioisce il Chelsea, che dopo il cambio di allenatore si è rimesso in carreggiata regolando il Milan. Il Napoli va incontro ad un sorteggio difficile da inquadrare: potrebbe andare benissimo (Brugge o Eintracht), benino (Borussia o Lipsia) o malissimo, dovesse materializzarsi il PSG al varco. Ciò mette in allarme tutte le big, dato che Bayern, City, Real e Chesea potrebbero trovarsi di fronte una finale anticipata contro i francesi. I campioni in carica del Real sono l’unica spagnola (Barça e Siviglia in EL, Atletico a casa), un fatto epocale a pensarci bene, dal momento che ci avevano abituato a ben altro. Le tedesche sono 4, solo il Bayer ha salutato anticipatamente il palcoscenico; le portoghesi sono una terribile (il Benfica) e l’altra abbordabile (il Porto), mentre lo Sporting è perito sotto i fendenti di Conte. Le inglesi, imperturbabili, hanno fatto tombola portando tutte le squadre avanti e prenotando di fatto un posto in finale. C’è da riconoscere che le italiane hanno ben figurato, portando tre squadre agli ottavi, un ottimo risultato. Ma oggi sulla Gazzetta già appariva il monito di Sacchi: “Questo non lo si consideri un traguardo”. Come dire: “Bene, ma ricordatevi che dai quarti in poi potete incrociarvi, provate ad arrivarci almeno questa volta”. Infatti ingolosisce il tifoso medio un possibile derby della Madonnina, o uno scontro Inter-Napoli/Napoli-Milan con biglietto di accesso in semifinale. Sarebbe certamente un incrocio tutto italiano parecchio stimolante, ma per renderlo realtà necessitiamo che le cugine di Milano passino gli ottavi. E non sarà una passeggiata.
Champions sorteggi in vista, gli accoppiamenti visti dalla seconda fascia
La seconda fascia è senza dubbio di buona caratura: Liverpool, Milan, Brugge, Lipsia, Inter, Borussia, Eintracht e PSG. Al suo interno 17 Champions vinte, un numero molto alto considerando che le squadre vincitrici dei gironi ne sommano appena 9 di più, fermandosi a 26 affermazioni. Il Napoli e il Benfica hanno senza dubbio sparigliato le carte e fatto un favore alle milanesi, che evitano per adesso il Liverpool e il PSG, formazioni da 5 stelline difficoltà. Inter e Milan possono trovare dinanzi sostanzialmente le stesse squadre: potrebbero incrociare City o Real (e pregare), Benfica o Tottenham (e giocarsela) oppure il Porto, la più appetibile visti i risultati precedenti; inoltre la variabile che stuzzica parecchio i tifosi neutrali è l’incrocio invertito rispetto ai gironi: Bayern-Milan e Chelsea-Inter. Ciò potrebbe darci la reale dimensione delle due italiane, avendo già conosciuto le avversarie. Non serve dire ovviamente che il Bayern sarebbe un ostacolo proibitivo per il Milan, e che l’Inter per sconfiggere il Chelsea dovrebbe giocare al doppio della qualità dello scorso anno, quando fu estromesso, sebbene a testa alta, contro il Liverpool. Altri possibili incroci da batticuore potrebbero essere le due reunion Conte-Inter e Ancelotti-Milan; ma anche qui la sfida sembra insormontabile per i rossoneri e più abbordabile per i nerazzurri. Difficile quindi che le cugine meneghine trovino due partite con simile coefficiente di difficoltà, dal momento che le squadre bramate da tutti i secondi piazzati sono sostanzialmente tre: Benfica, Porto e Tottenham. Assai improbabile che chissà per quale congiunzione astrale le italiane possano cogliere un sorteggio fortunoso; inoltre, Allegri docet, sottovalutare il Benfica non è proprio l’atteggiamento giusto. Paradossalmente il Napoli è più tranquillo, con il solo rischio PSG, mentre Inter e Milan attendono sfide stellari, quelle che servono per rilanciarsi in grande stile. Se il biscione appare ormai più solido e meno titubante rispetto a qualche anno fa, il diavolo ha patito di esperienza e di qualità contro il Chelsea, dimostrando di avere davanti a se parecchi gradini da scalare. Ma alla prima apparizione agli ottavi dopo nove anni, Pioli ha solo che da migliorare; mentre Inzaghi sa che squadra e società si aspettano quel passo in più, quei quarti che riporterebbero l’Inter tra le prime otto d’Europa e che tanto farebbero respirare la dirigenza. Non ci resta che aspettare lunedì, poi l’orizzonte continentale delle nostre apparirà: sarà fosco o terso?