Juventus, un clamoroso ritorno ? Come dice Adriano Galliani, attuale dirigenza del Monza e per oltre 25 anni plenipotenziario del Milan: “certi amori fanno giri immensi e poi ritornano”. Ritornello che negli ultimi anni sembra essere di moda in casa bianconera, con i ritorni di Max Allegri, Leonardo Bonucci e Paul Pogba. Negli altri sport, tipo la pallacanestro i ritorni dopo un addio sono quasi consuetudine. Nel calcio la storia racconta che la “fase due” non è mai stata positiva. Qualche esempio fra allenatori e giocatori ? Lo stesso Max Allegri, in difficoltà nella seconda avventura juventina, il triste bis di Arrigo Sacchi e Fabio Capello al Milan, Marco Giampaolo appena esonerato dalla Sampdoria dopo la prima positiva esperienza genovese. Fra i calciatori, il breve ritorno di Ruud Gullit fu in agrodolce, tanto che scappò velocemente e di nuovo alla Sampdoria. Leonardo Bonucci dopo l’annata rossonera, sta affondando con la barca bianconera. Sempre nel Milan i rientri di Roberto Donadoni, Marco Simone, Ricardo Kakà e Andriy Shevchenko furono il canto del cigno. Tanti altri esempi simili sono sparsi in giro per il mondo. Raramente un rientro è trionfale, insomma.
Juventus, un clamoroso ritorno ? Quelle difficoltà sul rinnovo di Antonio Conte…..
La prima volta fu lui a corteggiare la Signora. Nella vita di tutti i giorni una cosa normale. Nel calcio meno. Di solito è il club a chiamare il tecnico: nel 2011 andò diversamente. Fu Antonio Conte, all’epoca appena 42enne e reduce dall’esperienza a Siena a chiamare il presidente Andrea Agnelli, giovanissimo anche lui (36 anni), e ad offrirsi. Lo convinse che era lui, l’ex capitano, juventino dalla nascita, l’uomo giusto per riportare il club a vincere dopo i difficili anni post Calciopoli. Il resto è storia scolpita nei sacri testi della storia bianconera. L’addio fu sancito all’inizio del ritiro estivo nel luglio 2014, quando l’allenatore in disaccordo con i piani futuri del club risolse il contratto, entrando in polemica proprio con il presidente. Otto anni dopo i rapporti fra il tecnico leccese e Andrea Agnelli si sono normalizzati e le difficoltà per il rinnovo con il Tottenham, potrebbero aprire la strada ad un clamoroso ritorno a Vinovo. Ipotesi che potrebbe essere stoppata dai risultati di Max Allegri nei prossimi mesi.
Juventus, i pro e i contro di un nome che fa sognare i tifosi juventini
La dirigenza bianconera peserà con attenzione i pro e i contro di un possibile “Conte-bis”. Il valore dell’allenatore è fuori discussione, risultati alla mano. Si tratta di uno dei migliori del mondo, in compagnia dei vari Jurgen Klopp, Carlo Ancelotti, Pep Guardiola, Erik Ten Haag, Thomas Tuchel, Julian Nagelsmann. Ma è anche un professionista molto esigente, con uno stipendio di alto target, con uno staff importante a carico. Costa molto più di Max Allegri, per esempio. Questa è la prima riflessione in corso nei piani alti della Exor. La seconda riguarda proprio il fatto che i ritorni raramente funzionano. Inoltre, un arrivo del tecnico leccese presupporrebbe una rivoluzione quasi totale, tutto quello esistente andrebbe raso al suolo. Esauriti i “contro”, ci sono i “pro”: è un nome che conosce già bene l’ambiente, vincente, stuzzicante e affascinante. E’ uno che tira fuori il meglio dai singoli giocatori e non ha preclusioni verso i giovani, gente come Fabio Miretti e Nicolò Fagioli trarrebbe giovamento dalla “cura Conte”. Cosa non indifferente: l’allenatore è anche e soprattutto un tifoso sfegatato della Vecchia Signora. Resta una suggestione, ma a fine stagione potrebbe diventare qualcosa di più. Conte di nuovo alla Juventus, lo scenario prende quota: molto dipenderà dalla reazione della squadra nei prossimi mesi.