Torino, il rilancio di Pietro Pellegri. L’attaccante granata ha segnato la rete decisiva per la vittoria esterna contro l’Udinese. Una soddisfazione importante per un ragazzo tartassato dalla malasorte, sotto forma di continui infortuni. Nato a Genova il 17/03/2001 è cresciuto nelle giovanili del Genoa, debuttando in serie A il 22/12/2016 all’età di 15 anni e 280 giorni. Detenendo il primato di debuttante più giovane con Amadeo Amadei. Il record, poi, è stato battuto da Wisdom Amey, che ha esordito a 15 anni e 274 giorni con la maglia del Bologna. Nel gennaio 2018 il passaggio in Francia, nelle file del Monaco. Sembrava il preludio all’inizio di una grande carriera, invece una sequela di guai fisici lo ha tormentato senza sosta: pubalgia (operazione), inguine e problemi muscolari sparsi che gli hanno fatto perdere quasi interamente la stagione 2018/19 e totalmente quella 2019/20.
Torino, il rilancio di Pietro Pellegri. L’occasione Milan e il ruolo chiave del padre
Il passaggio in prestito al Milan durante la sessione estiva di mercato nel 2021, doveva essere l’occasione per un rilancio definitivo. Ma in rossonero ottiene solo sei presenze e i rossoneri non lo riscattano. Nel gennaio 2022 la svolta: l’attaccante rientra al Monaco e viene girato in prestito con diritto di riscatto al Torino. In questo trasferimento gioca un ruolo chiave il padre, Marco Pellegri che ricopre il ruolo di team manager e sussurra il nome del figlio al ds Daniele Vagnati. Nel giugno 2002 i granata riscattano definitivamente il ragazzo, liberano Andrea Belotti e chiedono all’allenatore Ivan Juric di riportare l’attaccante ad alti livelli. L’operazione sta procedendo, nonostante qualche inghippo fisico. L’abbraccio fra padre e figlio dopo la rete ad Udine sintetizza il legame e la liberazione da tante sofferenze.
Torino, il rilancio di Pietro Pellegri. Il progetto azzurro del ct Roberto Mancini
Il 1º settembre 2018 ha ricevuto la sua prima convocazione nella nazionale maggiore dal ct Roberto Mancini, che lo ha inserito tra i convocati per le due sfide inaugurali della Nations League 2018/19, contro Polonia e Portogallo: tuttavia, a causa di un infortunio, è stato costretto a lasciare il ritiro. Il 7 novembre 2020 è stato convocato nuovamente in nazionale e ha fatto il suo esordio il successivo 11 novembre, a 19 anni, entrando al posto di Kevin Lasagna nel secondo tempo della partita amichevole vinta per 4-0 contro l’Estonia a Firenze. La punta rientra nei piani del selezionatore, che punta molto su di lui per il dopo Ciro Immobile. Gli attaccanti azzurri nei prossimi anni dovrebbero essere Pietro Pellegri e Gianluca Scamacca.