Milan, il caso De Ketelaere. Altra prestazione negativa per l’investimento più costoso della sessione estiva di mercato milanista, sul campo del Chelsea. Dopo un’ora di gioco, il ragazzo è stato sostituito dallo spagnolo Diaz. Il quale ha dimostrato di avere più verve, più voglia e carattere. Non è la prima partita nella quale il belga è in palese difficoltà. Dopo oltre un mese di lavoro, certi meccanismi dovrebbero essere entrati nelle corde del trequartista. L’esordio casalingo contro il Bologna aveva illuso: bagliori, lampi che non hanno avuto un seguito. L’allenatore è al suo fianco, cerca di aiutarlo a inserirsi nei meccanismi e di farlo ambientare. Anche i compagni di squadra hanno stabilito un buon rapporto con l’ex Bruges. Ma ad oggi i responsi dal campo sono insufficienti.
Milan, il caso De Ketelaere. Solo un problema di posizione in campo e di condizione atletica ?
Adesso la squadra rossonera è attesa dal delicato confronto di sabato pomeriggio contro la Juventus e per Pioli non sarà facile risollevare il morale della truppa. In particolare quello di De Ketelaere, ragazzo intelligente e che che si rende conto di non stare rendendo secondo le aspettative. La condizione atletica, come evidenziato dai test fisici effettuati a Milanello non è ottimale. La preparazione estiva, spezzettata fra Bruges e Milan ha lasciato strascichi. La corsa è lenta, il cervello comanda e il corpo ancora non risponde. Questa è la prima causa delle difficoltà del numero 90 rossonero. La seconda sembra essere la posizione in campo: in Belgio veniva utilizzato da trequartista o da punta centrale. Il problema è che nel nostro campionato gli avversari non ti danno nemmeno il tempo di girarti, rispetto al campionato belga. De Ketelaere sembra avere caratteristiche da esterno offensivo: è il ruolo che gli ha assegnato il ct Roberto Martinez in nazionale.
Milan, il caso De Ketelaere. Metterlo a riposo o insistere ? Dibattito aperto
In vista della sfida contro la Juventus, snodo fondamentale nella corsa scudetto, sarà fondamentale riflettere bene sull’impiego o meno del giovane. Infatti quella di sabato sarà una partita moto fisica, dura, tatticamente rigida e ci sarà bisogno di gente pronta. Sicuramente il ragazzo va aspettato, come è stato fatto con i vari Leao, Bennacer, Kalulu e altri giovani protagonisti dell’ultimo scudetto. Ma in questo momento occorre correre, Pioli potrebbe provare a dare fiducia per esempio al francese Adli. Arrivato dal Bordeaux, nelle amichevoli estive ha messo in mostra qualità importanti e non si capisce l’ostracismo di Pioli nei suoi confronti. Se proprio non si fida, molto meglio un Diaz che ha dimostrato di essere almeno atleticamente pronto.