Monza-Juventus, è una partita fondamentale per i bianconeri e le parole di Allegri sono destinate a far discutere una tifoseria molto delusa dal tecnico. Mario Sconcerti ha riportato sul Corriere della Sera di oggi una chiacchierata avuta con Massimiliano Allegri nella quale, lo stesso, fa delle affermazioni molto pesanti. In un momento dove la società Juventus ha invitato all’unione, tra l’altro, sembrano anche veramente fuori luogo. Il giornalista sportivo ha ribadito che le parole di Massimiliano Allegri non sono venute fuori da una vera e propria intervista quanto piuttosto da una chiacchierata informale di cui riporta tutto quello che ricorda.
Le verità di Allegri: La Juve non era pensata per giocare così
Allegri ha toccato diversi temi, primo su tutti ha parlato dei giocatori e della loro collocazione tattica:
“Sono molto dispiaciuto per questa situazione e mi chiedo spesso se ho commesso errori. La prima risposta che mi viene in mente è che la Juve era stata pensata in un altro modo. Con Rabiot-Paredes-Pogba a centrocampo più Locatelli a fare il primo che subentra. Di Maria e Chiesa sulle fasce, Vlahovic nel mezzo. La Juve di adesso è virtuale. Lo so che manca chi sap-pia inventare negli ultimi trenta metri, ma avevamo preso Pogba e Di Maria per questo. E stiamo valorizzando Miretti, il più adatto in quel ruolo tra quelli che ci sono. Ma non è Pogba. È un 2003. Abbiamo problemi di spinta sulle fasce laterali. Non posso più chiedere a giocatori che hanno corso per tutta la vita di continuare a fare l’intera fascia. Se a Cuadrado chiedo di fare l’ala, sa farla ancora benissimo. Ma non posso più chiedergli di fare sempre due ruoli”
Inoltre, lo stesso ci ha tenuto a ribadire che la squadra di adesso è una soluzione tattica provvisoria, definendola virtuale:
“Potremo contare a gennaio su Chiesa e Pogba, poi vedremo cosa potergli chiedere subito. Non sono biciclette. Quanto tempo dovranno avere per tornare alla loro altezza? Ci sono difficoltà oggettive, le conosco, non alleno da un giorno e ho sempre sbagliato poco. Ma ripeto, questa di adesso è una Juventus virtuale. Sono contento del progetto di mercato, mi è piaciuto. Ma i giocatori in campo non ci sono. Provate a togliere all’Inter o al Milan cinque titolari”.
Insomma, Allegri continua a ribadire che le difficoltà attuali della Juventus derivino dall’assenza di Chiesa, Pogba e Di Maria. Si tratta di nomi di peso, senza dubbio, che però torneranno disponibili troppo tardi e la Juve rischia di trovarsi fuori da troppe competizioni nell’attesa.
Monza-Juventus, perché la partita è fondamentale?
Allegri si gioca il suo futuro sulla panchina della Juventus contro Galliani, il DS che lo fece diventare grande affidandogli il Milan vincitore dello Scudetto 2010-2011 e di una Supercoppa italiana nel 2011. Perdere, per la società bianconera, significherebbe rischiare di essere fuori dalla lotta per il vertice in Serie A dopo che la Champions League è ormai, quasi irrimediabilmente, compromessa. Il tecnico non ha più scuse e la dirigenza, al netto dei suoi proclami, non potrà non tenere conto di un’ennesima, eventuale, prestazione e risultato deludenti accentuate dal fatto che il Monza ad oggi è ancora a quota 0 vittorie.
La formazione ufficiale di Monza-Juventus non è ancora stata diffusa, tuttavia Allegri dovrà fare a meno dello squalificato Milik ma ritrovare Di Maria il quale si è già lasciato alle spalle il fastidio muscolare accusato qualche settimana fa.