Pallavolo Mondiali Italia pazzesca

L’Italia batte in 5 set la Francia e raggiunge le semifinali della rassegna iridata

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Mondiali di pallavolo bronzo per l’Italia

Pazzesca Italia quella che ha eliminato la nazionale francese nei quarti di finale dei mondiali di pallavolo. Una prova di carattere dei ragazzi di coach De Giorgi. Sugli scudi il solito Alessandro Michieletto e Yuri Romanò. La Francia regala ben 49 punti da errore. L’itala è brava a non scomporsi e a reagire ad ogni errore imparando e migliorando sul campo azione dopo azione. L’assenza di Ivan Zaytzev escluso dalla lista dei convocati non si sta facendo notare nella maniera più assoluta. Un’altra vittoria del sistema Italia, nonostante le innumerevoli polemiche.

Pallavolo pazzesca Italia, battuta la Francia al Mondiale

Lo squadrone francese poteva essere un ostacolo troppo grande per i nostri ragazzi. La squadra, il gruppo, unita alla straordinaria fame di vittoria dei giovani azzurri ha fatto però tutta la differenza del mondo. Una partite che è già storia, la vittoria al Tie Break è frutto di tutto i lavoro fatto in palestra sul campo e nella mente. L’Italia soffre, si rialza, si ricompone e si rimette in partita mostrando una forza mentale incredibile. E’ vero si che la Francia regala parecchi punti ma a questi livelli la differenza la fa il saper sfruttare ogni occasione

La partita degli azzurri

La partita dell’Italia in questi mondiali di pallavolo è una di quelle che fa innamorare i bambini di questo magnifico sport. Una partita non stilisticamente perfetta ma tremendamente solida dal punto di vista della concretezza. A guidare i marcatori azzurri come detto in precedenza è stato Yuri Romanò autore di ben 22 punti seguito da Ale Michieletto con 14 segnature

L’Italia torna in semifinale mondiale dopo 12 anni

Nonostante sia sempre sulla cresta dell’onda la nazionale maschile di pallavolo non raggiungeva la semifinale mondiale dall’edizione 210 quando fu battuta dalla Serbia nella finale per la medaglia di bronzo. Un traguardo che questa volta sembra essere solo intermedio verso qualcosa di più grande.