Bologna, l’esonero di Sinisa Mijhailovic. Una scelta inaspettata da parte della società che lo ha esonerato, ha scosso tutto il microcosmo bolognese. L’allenatore è un beniamino della tifoseria, anche per le note vicende legate allo stato di salute. Il Bologna ha fatto tre punti in cinque giornate di campionato, la squadra ha una sua identità e l’esonero lascia perplessi. Dopo dieci giornate sarebbe logico, di fronte a risultati scadenti, ma non dopo cinque e con il mercato chiuso solo da qualche giorno. Ma il presidente Joey Saputo mette i soldi ed è giusto che decida senza condizionamenti. Ovviamente, dispiace molto per l’uomo e il professionista. Che alla causa ha dedicato ogni energia e può andare via a testa alta. Si chiude così un capitolo durato tre anni e mezzo, la società felsinea lavora alacremente al sostituto. Stando a quanto filtra, nel confronto con i dirigenti, l’allenatore aveva chiesto altro tempo per migliorare i risultati. Ma il diniego di questi ultimi è stato fermo, così si è arrivati all’esonero, con Sinisa Mijhailovic che ha rifiutato la rescissione consensuale del contratto ritenendo ingiustificata la decisione.
Bologna, l’esonero di Sinisa Mijhailovic. Le parole dei vertici societari
Una volta reso pubblico l’esonero con una nota ufficiale sul sito del club, i dirigenti hanno commentato con un certo dispiacere la decisione. il patron Joey Saputo ha dichiarato: “É stata la decisione più difficile che ho preso da quando sono presidente del Bologna. In questi anni abbiamo vissuto insieme dei momenti bellissimi e dolorosi che hanno cementato un rapporto non solo professionale ma soprattutto umano. Mihajlovic ha affrontato concoraggio e determinazione la malattia fin dal giorno in cui volle rendere pubblico, in una commossa conferenza stampa, ilsuo stato di salute. Da allora, nonostante i ricoveri in ospedale e i pesanti effetti delle cure a cui è stato sottoposto, è sempre rimasto vicino alla squadra, sforzandosi al massimo di essere incontatto con i giocatori, di persona o in collegamento, grazie anche alla professionalità del suo staff. Il club e la città intera si sono stretti intorno all’allenatore in questa difficile esperienza personale, nonostante Mihajlovic abbia sempre preteso giustamente di essere valutato solo per il suo lavoro. Ora, purtroppo, è arrivato il momento di un cambio di guida tecnica: una decisione sofferta che abbiamo dovuto prendere per il bene della squadra e del club. Anche se non sarà più l’allenatore del Bologna, questa società e tutte le persone che la compongono saranno sempre al suo fianco fino alla sua completa e totale guarigione e nel prosieguo della sua carriera”.
Bologna, l’esonero di Sinisa Mijhailovic. Caccia al nuovo allenatore
La corsa al nuovo mister è partita, vagliati alcuni profili. Con gli agenti a fare la fila per proporre i loro assistiti. Le candidature di Claudio Ranieri e Roberto De Zerbi erano le più forti, fino a quando entrambi hanno rinunciato in segno di rispetto verso il collega esonerato. Il favorito numero uno è Thiago Motta, il quale non avrebbe particolari problemi ad accettare la nuova destinazione. Nel frattempo continuano i sondaggi e sembra che sia da stato contattato anche l’ex Roberto Donadoni. In corsa anche Walter Zenga e Massimo Oddo, mentre fa capolino anche il nome di Marcelo Bielsa. Quello dell’argentino è un nome che incuriosisce parecchio piazza e dirigenza.