Inter, il futuro oltre il derby

La società nerazzurra non perde di vista il presente, ma è concentrata verso il futuro. Dove molto è destinato a cambiare, inevitabilmente. Tutti i dettagli della situazione.

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Inter, il futuro oltre il derby. La sconfitta di sabato sera contro il Milan che ha fatto seguito a quella subita a Roma ad opera della Lazio, ha messo in crisi l’intero ecosistema nerazzurro. Società e squadra sono davanti a molteplici problematiche. In particolare, al di là delle apparenze continua ad esserci un chiaro distacco fra i programmi della famiglia Zhang e le ambizioni della dirigenza e dello staff tecnico. Lo stop forzato alla cessione di Skriniar e l’arrivo di Acerbi non hanno calmato le acque. Il presidente ha bloccato la vendita del difensore slovacco dietro la pressione dell’amministratore delegato Marotta e dell’allenatore Inzaghi. Quest’ultimo accontentato anche con l’arrivo di un giocatore come Acerbi, un uomo fidato per la comune militanza ai tempi della Lazio. I tifosi hanno esultato, ma l’addio di Skriniar sembra essere solo rimandato nel tempo, perché l’attuale proprietà sta per fissare un tetto agli ingaggi: 4, massimo 5 milioni per ogni atleta. Un passo necessario per ovviare alla crisi economica che attanaglia il club di Viale della Liberazione, preso fra il rimborso del prestito fatto dal fondo Oaktree, la crisi economica che ha colpito il colosso Suning e le restrizioni governative che impediscono di investire molto flusso di soldi fuori dalla Cina. Non solo, la scure della Uefa ha colpito: Zhang dovrà pagare 4 milioni di multa, che diventeranno 26 se la società non rientrerà nei parametri economici imposti, in 4 anni. Per l’Inter sono scattate anche restrizioni nelle liste da utilizzare nelle competizioni continentali.

Inter, il futuro oltre il derby. Nel silenzio generale il club sembra essere stato messo in vendita. Il ruolo della Goldman Sachs

In questo quadro, inevitabilmente la famiglia Zhang sta riflettendo sul futuro. Nonostante l’affetto e la passione del presidente Stevan Zhang, da Nanchino sta prevalendo la linea di mettere in vendita il club. Pare che una società di intermediazione a livello globale, sia stata incaricata di reperire possibili acquirenti per la Beneamata. Inoltre, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore la banca d’affari Goldman Sachs avrebbe pronto un “teaser”, cioè un dossier con dati riservati, a una serie di investitori che potrebbero essere interessati ad acquisire l’Inter. Stando a indiscrezioni arrivate da Londra, il mandato sarebbe arrivato dal creditore Oaktree che non sarebbe intenzionato a seguire quanto fatto da Elliot con il Milan e, nell’eventualità di pignorare le azioni del club, non diventerà proprietario, ma cercherà a chi cedere la società. Il fondo aveva concesso a Zhang nel maggio 2021 un prestito da 271 milioni di euro con interessi al 12% e un meccanismo PIK (payment in kind) di interessi aggiunti al capitale che a fine anno aveva portato il debito a 292 milioni. Le difficoltà finanziarie della famiglia sono ormai di pubblico dominio e per questo la restituzione di capitale e interessi al fondo Oaktree entro il 2024 si fa sempre più lontana.

Inter, il futuro oltre il derby. Il ruolo fondamentale e strategico di Marotta

L’amministratore delegato Marotta ha condotto una campagna acquisti con il freno a mano tirato, segnato dalle dolorose rinunce a giocatori come Bremer e Dybala (finiti rispettivamente alla Juventus e alla Roma). Sono arrivati a parametro zero  Onana (fermo da mesi) e Mkhitaryan (33 anni). L’arrivo in prestito di Lukaku è stato un altro capolavoro del dirigente, così come l’acquisto dell’albanese Asslani. Ma il belga a fine stagione tornerà alla base, con il nuovo tetto degli ingaggi. A meno di un radicale cambio di proprietà. La dolorosa cessione di Casadei al Chelsea è stata necessaria per questioni economiche. Anche il prestito gratuito di Acerbi, sgrava le casse societarie. Nei mesi che precederanno la sessione di mercato invernale, Marotta dovrà capire quanti margini di manovra ha. Stando a quanto filtra, gli è stato fatto capire che dovrà mettere in conto le possibili cessioni di altri big e che l’investimento su profili giovani sarà la base delle prossime operazioni di mercato. Motivo per il quale la società sta rafforzando il settore scouting. Emissari nerazzurri stanno seguendo una nidiata di giovani di sicuro avvenire. Coppola e Terracciano (Verona), Hjulmand e Baschirotto (Lecce), Viti (Nizza), Parisi, Fazzini e Baldanzi (Empoli), Zortea (Atalanta) e Sabiri (Sampdoria).