Ciclismo su strada, verso il Tour de France 2022. A quattro giorni dalla partenza la Boucle perde il due volte iridato francese Julian Alaphilippe: ieri 13° ai campionati nazionali (vinti dal compagno di club Senechal), al rientro dopo l’infortunio alla Liegi-Bastogne-Liegi in cui si era procurato frattura a costole e scapola e perforato un polmone, ma la Quick-Step ha deciso di non portarlo. L’edizione numero 109 della corsa francese, che scatta venerdì a Copenaghen con una crono di 13,2 km (conclusione domenica 24 a Parigi), perde così a pochi giorni dal via il campione amatissimo in Francia.
Ciclismo su strada, verso il Tour de France 2022. Tadej Pogacar il favorito e le curiosità della corsa
I medagliati alle Olimpiadi di Tokyo 2020, Tadej Pogacar, Primoz Roglic e Wout van Aert, sono i corridori più attesi di questa corsa che coprirà un totale di oltre 3.300 km, distribuiti in 21 tappe. Lo sloveno Pogacar cercherà di conquistare la Maglia Gialla per il terzo anno consecutivo, eguagliando l’impresa compiuta di recente dal quattro volte campione Chris Froome (2015, 2016, 2017). Dopo il rinvio dello scorso anno a causa della concomitanza con l’Europeo di calcio, la Danimarca diventerà il 10° Paese a ospitare la Grand Depart. Il percorso del 2022 toccherà anche il Belgio (tappa 6) e la Svizzera (tappe 8 e 9): l’ultima volta che il Tour toccava quattro Paesi diversi correva l’anno 2017. Parteciperanno in tutto 176 corridori, otto per ciascuna delle 22 squadre, una in meno rispetto all’edizione del 2021. L’ultimo giorno della Grand Boucle maschile coinciderà con la partenza dello storico Tour de France Femmes inaugurale di otto tappe, che sostituirà la corsa femminile di un giorno La Course.
Ciclismo su strada, verso il Tour de France 2022. Uomini di classifica e italiani favoriti
Da una attenta analisi, sono da segnare in rosso questi nomi fra i favoriti per la vittoria finale o per un piazzamento in classifica:
Tadej Pogacar: il bronzo Olimpico su strada si presenta come il favorito assoluto. Lo sloveno ha vinto tutte le corse a tappe a cui ha partecipato in questa stagione (UAE Tour, Tirreno-Adriatico, Giro di Slovenia) e punta a una tripletta di vittorie al Tour. A soli 23 anni.
Primoz Roglic: il vincitore della medaglia d’oro a cronometro di Tokyo 2020 ha sfiorato clamorosamente la vittoria in classifica generale nel 2020, mentre l’anno scorso ha dovuto abbandonare la corsa a causa di una caduta. L’ex saltatore con gli sci sembra aver recuperato dall’infortunio al ginocchio che ha condizionato la prima parte della sua stagione ed è reduce da una vittoria importante al Giro del Delfinato.
Daniel Martinez: con il vincitore del 2019 Egan Bernal ancora in convalescenza in seguito al terribile incidente patito in allenamento, il suo collega colombiano è pronto a diventare il leader della Ineos Grenadiers dopo aver vinto il Giro dei Paesi Baschi questa primavera. La squadra britannica ha vinto sette delle ultime 10 edizioni del Tour e Martinez potrebbe condividere la leadership con il campione 2018 Geraint Thomas, fresco vincitore del Tour de Suisse.
Jonas Vingegaard: il 25enne danese si è classificato a sorpresa secondo nel 2021 e in questa stagione, con due secondi posti nella Tirreno-Adriatico e al Delfinato, ha dimostrato di essere pronto a fare il salto di qualità, nel caso in cui il suo compagno di squadra Roglic della Jumbo-Visma non dovesse essere pienamente in forma.
Aleksandr Vlasov: con il successo di Jai Hindley al Giro d’Italia, le speranze della Bora-Hansgrohe di vincere il secondo Grande Giro quest’anno sono affidate al corridore russo che corre sotto una bandiera neutrale.
Filippo Ganna: lo specialista azzurro del cronometro, proprio nella tappa inaugurale potrebbe mettersi il Maillot più ambito e diventare il leader provvisorio della classifica generale. Il verbanese, oro Olimpico nell’inseguimento a squadre su pista, ha timbrato l’ultima dimostrazione di forma nel Giro del Delfinato, dove l’8 giugno scorso ha vinto la cronometro di circa 32 km, regolando il secondo tempo (del belga Wout Van Aert) di 2.30.
Damiano Caruso: dopo la seconda posizione al Giro d’Italia 2021, la scelta dell’azzurro di non partecipare alla corsa rosa ha fatto capire quanto il ragusano punti alla grande prestazione nella Grand Boucle. Il passista-scalatore italiano, dopo l’ottima quarta posizione nel Giro del Delfinato, ha continuato ad allenarsi sull’Etna, la vetta che gli ha regalato la gioia casalinga del Giro di Sicilia dello scorso aprile, a conferma che il siciliano della Bahrain Victorious ha oliato tutti gli ingranaggi con l’intenzione di giocare un ruolo da protagonista nella classifica di vertice.