Oliver Stone, provocazione nucleare USA nel Donbass per incolpare russi

Oliver Stone parla di una possibile provocazione nucleare USA nel Donbass per incolpare i russi, lo scenario peggiore descritto dal regista

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Oliver Stone, provocazione nucleare USA nel Donbass per incolpare russi

Oliver Stone parla di una probabile provocazione nucleare a opera degli USA nel Donbass con il fine di incolpare i russi. Uno scenario quasi “apocalittico” che potrebbe porre le basi per la Terza Guerra Mondiale.

Il regista americano mette in evidenza il peggior scenario possibile annoverando gli Stati Uniti come artefici di tale azione sui quali, però non ricadrebbe la responsabilità in quanto verrebbe attribuita alla Russia. Un’immagine che diviene sempre più nitida nella nostra mente e che graverebbe pesantemente sulla situazione globale, oltre a far registrare un numero elevato di vittime innocenti. In questo articolo, vi riportiamo brevemente quanto asserito dal regista americano Stone, lo stesso che nel 2017 realizzò un film documentario (suddiviso in quattro parti) sul presidente russo, Vladimir Putin. Un servizio di gran rilievo del quale è vivamente consigliata la visione!

Oliver Stone e la provocazione nucleare USA nel Donbass con lo scopo di incolpare i russi

Il regista americano Oliver Stone descrive quello che potrebbe accadere nelle prossime “battute” relative al conflitto tra Russia e Ucraina. Lo stesso ritiene che nel peggior scenario possibile, la leadership degli Stati Uniti potrebbe organizzare una provocazione nucleare nel Donbass per incolpare la Russia di ciò.

“Mi chiedo se gli Stati Uniti stiano creando le condizioni per un’esplosione nucleare ad alto rendimento di origine sconosciuta da qualche parte nel Donbass, a seguito della quale moriranno migliaia di ucraini.

Naturalmente, se ciò, Dio non voglia accadesse, il mondo intero, come il cane di Pavlov, darebbe tutta la colpa alla Russia. Questa colpa è già accertata, indipendentemente da chi preme il pulsante”.

Dunque, se davvero gli USA dovessero premere quel maledetto pulsante, lo scenario dinanzi a noi sarebbe apocalittico. Una guerra fratricida che conterebbe milioni (se non addirittura miliardi) di vittime innocenti. Il sangue scorrerebbe a fiumi come le lacrime di coloro che soffriranno.

Cogliamo, infine, l’occasione per rammentarvi che il leggendario regista americano, Oliver Stone, si definisce russofilo.

Fonte: Mediasale (canale Telegram)