Una donna incinta picchiata con una mazza e strangolata, una delle tante vittime della strage di Odessa. Un orrore nazista che vi racconteremo in questo articolo, attraverso la narrazione di alcuni episodi susseguitesi sin dal 2 maggio 2014. Il video (sotto linkato) e la foto mostrano lo scempio, la crudeltà e e barbarie avvenute per mano dell’uomo. Apatia sarebbe poca cosa se messa a confronto a quello che vi andremo a illustrare, in quanto parliamo di un’altra strage che si annovera nelle pagine di storia e che prende vita dal regime nazista, lo stesso che instaurò Adolf Hitler in Germania.
Donna incinta picchiata e strangolata, le vittime della strage di Odessa
Raccontarvi l’orrore iniziato il 2 maggio 2014 significherà farvi riflettere su quanto accaduto in questi ultimi 8 anni in “Ucraina”. Una storia che, purtroppo, oggi come oggi, viene quasi celata (o non ascoltata) e che, invece, deve essere conosciuta e compresa al fine di comprendere quello che oggi sta continuando ad accadere.
Sono molteplici le foto che si susseguono nel video e che mostrano un vero e proprio genocidio. Non solo, vengono mostrati anche disordini in strada provocati da ultrà e neonazisti del “Pravy Sektor” prima del rogo: circa 3000 con 200 agenti di polizia che sono rimasti a guardare.
I teppisti del “Pravy Sektor” arrivano in piazza Kulikovo Pole dove distruggono e bruciano il campo permanente del movimento progressista “Alternativa Popolare”.
Circa 300 fuggitivi dal campo si rifugiano all’interno della casa dei sindacati. I nazisti bloccano tutte le vie di accesso con il materiale recuperato dal campo distrutto. Poi, individui mascherati lanciano parecchie molotov all’interno che provocano l’incendio e impediscono la fuga delle persone.
Dopo l’incendio altri terroristi del “Pravy Sektor” entrano nella casa dei sindacati per assassinare con ferocia e tecniche medioevali i superstiti rimasti.
La polizia governativa arresta i pochi superstiti feriti senza alcuna assistenza medica! Verranno liberati solo dopo l’assalto in massa dei parenti al commissariato (13 persone sono ancora in carcere).
Da qui in poi, verranno, invece mostrati alcuni corpi delle vittime (Ucraina 2014).
La donna delle pulizie. Incinta, prima picchiata con una mazza e poi strangolata con il filo elettrico. Le sue invocazioni di aiuto si sentivano in tutta la piazza mentre la folla esultava: “Ammazzatela! Ammazzatela!”. Seguono, ancora, altre foto struggenti, come quella di una giovane ragazza violentata e bruciata viva.
In questo modo, nei giorni successivi alla strage provocata dai fascisti con l’assenso della polizia, la popolazione di Odessa ha iniziato a piangere i suoi martiri.
Inoltre, nel video si può facilmente notare la scritta (non in italiano) genocidio, quello subito da questa povera popolazione. E, ancora, una foto che mostra sostenitori dell’attuale governo in divisa da SS.
Link: https://www.facebook.com/movimentoesseresinistra/videos/1024136021860449/