Epatite sconosciuta nei bambini, scatta l’allerta per l’incremento dei casi, mentre i sintomi sembrano essere ancora poco chiari. A lanciare “l’allarme” ci avrebbe pensato il professor Indolfi a Tgcom24, intanto spunta un’altra circolare da parte del ministero della Salute che invita a segnalare qualsiasi caso sospetto di epatite.
Un ulteriore campanello d’allarme è stato suonato da Annamaria Staiano, presidente della Società di Pediatria e professoressa ordinaria di Pediatria all’Università di Napoli Federico II. Scopriamo insieme cosa hanno riferito entrambi.
Epatite nei bambini, allerta e sintomi poco chiari
Un nuovo “virus” fa temere per la salute dei bambini? L’epatite sconosciuta sta facendo registrare un numero sempre maggiore di nuovi casi e ciò desta non poche preoccupazioni. Lo stesso dottore Indolfi, pediatra al Meyer di Firenze, ha riferito che è importante monitorare l’aumento dei casi per capire la gravità della situazione. Ma la maggior preoccupazione scatta nel momento in cui non si riescono a classificare e a prendere in esame i sintomi dato che la malattia si manifesta con nausea e vomito (ma non sempre). L’unico consiglio che lo stesso dottore si sente di dare è quello di contattare prontamente il medico del bambino che saprà e valuterà il da farsi.
Il punto di vista della Staiano e i fattori da tenere presente
Nel corso di una recente intervista, la professoressa Staiano ha parlato di questo problema che, nel giro di due settimane, è cresciuto esponenzialmente. Una notizia che, proprio come la diffusione di questo “nuovo virus”, si è diffusa in poco tempo.
La stessa ha dichiarato a La Stampa: “Si è parlato di un cluster di epatite virale acuta in Inghilterra non classificabile da A ad E. Questa è ancora una fase iniziale, ma sono allarmata perché i casi rischiano di aumentare. Purtroppo l’epidemia sembra galoppante – la stessa ha poi continuato in questo modo – la maggior parte dei bambini non sono positivi e non sono vaccinati, ma si è notata che sono infetti da un adenovirus (simile a quello del raffreddore) che in alcuni casi di immunodepressione può portare all’epatite”. La professoressa parla di una nuova tipologia di epatite e la durata è di oltre due settimane.
Come dicevamo prima, i sintomi restano poco noti, ma è doveroso tenere d’occhio questi fattori: colorazione gialla della pelle e del bianco degli occhi (ittero). Sostanzialmente, in questo modo gli enzimi segnalano un danno epatico.
Infine, pare che la maggior parte dei bambini non abbiano la febbre, ma disturbi gastrointestinali all’insorgere della malattia.