Con comunicato ufficiale del 22 aprile u.s. il Tribunale Federale Nazionale (T.F.N.) della F.I.G.C., chiamato a decidere in merito al caso plusvalenze, ha deciso che tutti i club ed i dirigenti deferiti andavano prosciolti.
Come noto, lo scorso I aprile erano stati deferiti dalla Procura Federale della F.I.G.C. 11 club e 61 persone tra dirigenti e amministratori per il c.d. “caso plusvalenze” chiedendo diverse sanzioni tra la inibizione per dirigenti ed amministratori.
Caso plusvalenze: tutti prosciolti i deferiti. La decisione del T.F.N.
Il T.N.F. con comunicato ufficiale ha affermato che “Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha prosciolto tutte le società, i dirigenti e gli amministratori dei club che erano stati deferiti dalla Procura Federale per avere contabilizzato nella relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti a quelli consentiti dai principi contabili”.
In particolare è stato affermato che non può esistere “il metodo di valutazione del valore del corrispettivo di cessione/acquisizione delle prestazioni sportive di un calciatore. Tale valore è dato e nasce in un libero mercato, peraltro caratterizzato dalla necessità della contemporanea concorde volontà delle due società e del calciatore interessato“.
Caso plusvalenze: tutti prosciolti i deferiti. Smontata la tesi della Procura Federale.
Nessuna plusvalenza fittizia, dunque, è stata posta in essere da dirigenti ed amministratori dei club deferiti.
Si tratterebbe di una semplice valutazione errata da parte della Procura Federale basata su parametri che non corrisponderebbero al reale valore dei calciatori coinvolti.
In particolare si contesta l’utilizzo del sito trasfermarkt.it come riferimento del reale valore dei calciatori.
Non resta che aspettare le future mosse in merito da parte della Procura Federale.