Playoff Eurolega Basket, colpo Olimpia Milano: battuto l’Efes. Spinta dai 12.000 tifosi del Forum di Assago, ieri sera l’Olimpia Milano ha firmato l’ennesima impresa europea, battendo in gara 2 i campioni d’Europa in carica dell’Efes Pilsen Istanbul, trascinata dal talento immenso di Shields. Una gara tiratissima, nella quale gli uomini di Messina non si sono mai arresi, giocando con quella durezza mentale necessaria in una serie playoff. Quella forza interiore che gli ha permesso di sopperire alle assenze di Datome e Melli, oltre agli infortuni di Delaney e del “Chaco” Rodriguez. L’americano e lo spagnolo sono in dubbio per gara 3, prevista il 26/04/2022 in Turchia. Con la vittoria per 73-66 i biancorossi riscattano la sconfitta in gara 1, maturata con il risultato 48-64.
Playoff Eurolega Basket, colpo Olimpia Milano: battuto l’Efes
Le parole di Ettore Messina, nel dopo gara sanno quasi di resa: “La serie è quasi finita”. Parole di sconforto che derivano dalla consapevolezza di un roster ormai ridotto ai minimi termini: Melli, Datome, Kell, Delaney e Rodriguez sono in infermeria. Moraschini e Mitoglou stoppati dal doping. Insomma, un’ecatombe. Che se ha quasi tolto di mezzo Milano dalla principale competizione europea (l’obiettivo era la conferma delle Final Four, a questo punto davvero difficile da confermare), l’ha fatta retrocedere in campionato in seconda posizione, dopo mesi e mesi di primato, in favore della Virtus Bologna che chiuderà la stagione regolare in prima posizione e avrà il fattore campo a favore in una eventuale serie finale contro Ricci e compagni.
Playoff Eurolega Basket, colpo Olimpia Milano: battuto l’Efes, la partita
Aggrappata con unghie, denti e ogni estremità residua al suo destino, l’Armani si regala una notte di orgoglio antico e una possibilità alla roulette di Istanbul. La partita per cuori forti che Messina sognava è arrivata, ribaltando negli ultimi 3 minuti l’Efes che sembrava ormai padrone, sul 59-63, con Larkin e Micic ad affondare le loro lame. E invece…. Invece Shields guida il quintetto senza playmaker, che si nutre delle stoppate lunari di Hines su Singleton e Micic e cancella l’ultimo vantaggio esterno di Larkin con le triple di Hall e Bentil, prima che l’esterno di passaporto danese completi una ripresa da dominatore con le ultime due rasoiate. Uno a uno, col contributo di tutti compresi Ricci e Tarczewski. La speranza è di poter riportare la serie ad Assago, alla bella, vista soprattutto la capacità di tenere i campioni d’Europa sotto ritmo. Soprattutto, la voglia di non morire, nemmeno quando il funerale sembrava apparecchiato.