Per la rubrica “Interviste D Valore”, SuperNews ha intervistato Gabriele Aita, difensore della Sanremese che vanta già diverse esperienze nonostante la giovane età. Aita è cresciuto nelle giovanili del Torino e ha successivamente vinto i play-off promozione con la squadra siciliana FC Messina. Oggi, il giocatore è pronto a dare il suo contributo alla compagine ligure, in attesa di fare il grande salto nei professionisti.
Gabriele, sei un giovane difensore in forza alla Sanremese, cresciuto nelle giovanili del Torino. Ci parli di come hai iniziato il tuo percorso calcistico, fino ad arrivare a oggi?
Ho dato i primi calci ad un pallone nel cortile di casa mia, in Calabria, insieme a mio fratello, mio zio e i miei cugini. Poco tempo dopo mi sono iscritto prima ad una scuola calcio vicino casa, la Sportime, e successivamente alla scuola calcio di Cosenza, la Real Cosenza, con la quale ho vinto il campionato regionale. Dopo la vittoria del campionato regionale sono iniziati i test con il Torino e all’età di 14 anni è arrivata la chiamata: preparo le valigie, saluto la mia famiglia, approdo al Torino e rimango lì per le successive 3 stagioni (Under 16, Under 17 e Under 18). Successivamente lascio Torino e vado in prestito nell’FC Messina, maglia con la quale esordisco in Serie D. A Messina, durante un anno complicato anche per via della pandemia, riusciamo lo stesso a piazzarci secondi e a vincere i play-off. A fine stagione è arrivato il trasferimento alla Sanremese e, a parte il brutto infortunio da cui mi sto riprendendo, sto vivendo un’esperienza bellissima.
Nella scorsa stagione hai appunto vinto i play-off con il Messina. Qual è la motivazione principale che ti ha spinto ad accettare l’offerta della Sanremese?
L’ambizione di puntare in alto, un girone altamente competitivo, l’ambiente, la serietà, la società e la città sono stati tutti fattori determinanti per la mia scelta. Quando è arrivata la possibilità non ci ho pensato due volte.
Al momento la squadra è stabile al secondo posto del Girone A – Serie D. Qual è il tuo pronostico? In quale posizione terminerà il campionato la Sanremese?
Non dobbiamo fare pronostici. Ci sono tante squadre molto forti. Il mio compito è quello di ritornare al massimo del minutaggio in campo nel più breve tempo possibile, per essere a servizio della squadra. L’obiettivo della squadra deve essere sempre la vittoria. Non ci sono limiti a quello che possiamo fare. Ovviamente non dipende solo da noi, ma noi dobbiamo allenarci e scendere in campo sempre per ottenere i 3 punti contro ogni avversario, senza fare molti calcoli. A quelli ci penseremo a fine stagione.
In vista di possibili play-off promozione, c’è un avversario che temi particolarmente e vorresti evitare?
Con il massimo rispetto e la massima umiltà, abbiamo le carte in regola per giocarcela con tutte le fortissime squadre del girone senza temere nessuno. La nostra è una rosa competitiva e con il giusto mix di tecnica, grinta e fame di vittoria abbiamo il dovere di non porre limiti ai nostri obiettivi e ai sogni dei tifosi.
C’è un calciatore al quale ti ispiri?
Mi piace molto Theo Hernández, credo sia uno dei terzini più forti del massimo campionato italiano: ha tanta grinta e si propone molto in avanti creando turbative agli avversari. Queste sono caratteristiche che provo ad emulare.