Per la rubrica “Interviste D valore”, SuperNews ha intervistato Giacomo Gaboardi, classe 2002 che si sta mettendo in mostra con la maglia del Saluzzo. Nonostante la squadra soffra la posizione in classifica nel gruppo A della Serie D, il giovane attaccante riesce a trovare la via del gol a suon di buone prestazioni. Gaboardi è cresciuto nelle giovanili del Fossano (segnando oltre 30 gol) e quest’anno può essere l’ariete utile per raggiungere la salvezza.
Giacomo, sei alla tua seconda stagione con la maglia del Saluzzo e quest’anno già hai raddoppiato i gol fatti nello scorso campionato. Ti sei prefissato un numero di reti da raggiungere?
No, non me lo sono prefissato, ma se arrivassi a 7/8 gol da qui a fine stagione avrei raggiunto un ottimo risultato.
Quali sono i tuoi punti di forza? E in che modo ti alleni per migliorare i tuoi punti deboli?
Penso che l’allenamento sia fondamentale per qualsiasi calciatore. Bisogna sempre cercare di dare il massimo anche nelle piccole cose, ascoltare i consigli che vengono dati e aggiungerli al proprio bagaglio di esperienza.
C’è un attaccante al quale ti ispiri e di cui studi i movimenti?
Molti attaccanti mi hanno affascinato, da piccolo mi piaceva molto Torres. Negli anni ho imparato ad apprezzare molto quelli che noti di meno ma che sono fondamentali per la squadra, come ad esempio Mandzukic o Morata.
Il Saluzzo non sta attraversando una stagione semplice. All’interno dello spogliatoio come vivete la situazione? E cosa fate per motivarvi?
Ovviamente in periodi come questo è difficile anche trovare lo spirito giusto, ma ognuno di noi sa che non deve mollare fino all’ultimo, perché il calcio può regalare soddisfazioni inaspettate se tutti lavorano sempre sodo.
Dove ti vedi fra 10 anni?
Tra 10 anni spero di poter essere un esempio per i più giovani come i più ‘vecchi’ lo sono per me in questo momento.
Cos’è il calcio per te?
Il calcio è libertà, ed è una qualcosa che può unire e insegnare a sognare.