Il mondo dello sport, forse anche grazie alle grandi performance degli Azzurri durante le recenti Olimpiadi e competizioni mondiali ed europee, sta facendo registrare numeri da record in Italia – un fatto che ci riempie di soddisfazione e ci porta a prevedere un futuro davvero roseo sia per il futuro medagliere italiano, sia per la salute della popolazione.
Lo sport in Italia oggi
I recenti dati pubblicati dal CONI ci dicono che un italiano su quattro fa attività sportiva in modo regolare: siamo al 25,7% della popolazione, e quasi il 10% la fa in modo non continuativo. Arriviamo dunque a una cifra di circa un italiano su tre; il numero più alto mai registrato nel Belpaese, che equivale a circa 20,7 milioni di cittadini.
Inoltre, l’interesse verso lo sport continua a crescere, e questo si trasforma in un grande volano che fa girare sempre più veloce la “macchina” sportiva. Crescono i servizi, i centri sportivi, gli impianti per chi pratica i nuovi sport (come i campi per calcetto e padel).
Anche il mondo accessorio delle scommesse sportive segue questo trend, con i portali che offrono scommesse online che hanno visto crescere il numero di giocatori del 38,4% durante gli scorsi tre anni – un numero incredibile che vede il mercato italiano avvicinarsi alla soglia del miliardo di Euro.
Come si fa sport in Italia?
I dati del CONI sullo sport italiano scendono nel dettaglio: ci dicono che gli uomini, in media, fanno più sport delle donne, con una percentuale di 40% contro 30% – ma queste hanno a disposizione meno tempo durante la giornata che possono dedicare allo sport, circa 55 minuti in meno.
Le regioni più “virtuose” sono quelle del Nord, e la palma di regione più sportiva va al Trentino Alto Adige, con circa il 51,7% di persone che pratica abitualmente un’attività sportiva. Ben piazzate anche la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, mentre la “maglia nera” va alle regioni del Sud del paese, penalizzate da un clima più caldo e da una cronica scarsità di impianti e di strutture.
Gli sport più praticati in Italia
Non crediamo sia una sorpresa che lo sport più praticato in Italia è il calcio, con un milione di atleti tesserati, seguito dal tennis, pallavolo e pallacanestro con circa 350.000 ognuno. E l’impatto allargato di tutte queste attività è davvero enorme.
Per dirne una, il solo calcio impiega una “squadra” di 237.000 dirigenti sportivi, 31.000 tecnici, 31.000 arbitri e ben oltre 14.000 campi sportivi omologati in cui si affrontano circa 65.000 squadre, per un totale di circa 570.000 partite disputate in un anno.
E i tifosi di calcio durante l’anno esaminato dallo studio del CONI sono stati oltre 16 milioni, con oltre 33 milioni di persone che hanno seguito gli eventi sportivi alla TV, soprattutto la Serie A e le varie competizioni europee.
Lo sviluppo delle attività sportive
La richiesta dello sport raccontata oltre che dai successi nelle competizioni da numerose attività di supporto e di informazione, è arrivata ben chiara anche al Governo, che nel PNRR ha messo in campo risorse importanti da investire in Italia.
Per quello che riguarda l’attività sportiva, queste risorse sono state inquadrate in due diversi programmi: 700 milioni di Euro per lo Sport e inclusione sociale, che prevede un’ottimizzazione degli impianti esistenti per il loro adeguamento alle necessità della popolazione, soprattutto dei disabili, e altri 300 milioni invece per lo sviluppo dello sport nelle strutture educative, con la messa a norma delle palestre e degli impianti per la pratica dell’attività sportiva.
È interessante notare che l’indirizzo di questi programmi è di riqualificare le strutture esistenti, molte volte inagibili, perché il primo tassello per la diffusione dell’attività sportiva, come è facilmente intuibile, è rappresentato dall’accessibilità dello sport a tutti: quindi, la tendenza del 2022 e degli anni a seguire è quella di avere uno sport più diffuso, più facile e più inclusivo.