Miccoli in carcere, arriva la conferma della Cassazione per 3 anni e mezzo

Arriva la condanna definitiva per Miccoli, l’ex Palermo dovrà scontare la pena in carcere. Ecco tutti i dettagli.

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Miccoli in carcere - Fonte foto - Sito AreaNapoli.it

Miccoli in carcere, la Cassazione conferma – L’ex capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, dovrà scontare la condanna a 3 anni e 6 mesi di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso, appena confermata dai giudici della seconda sezione penale della Cassazione. Inoltre, stando a quanto riportano diverse stampe, per il 42enne di Nardò non sarebbero previste altre misure di detenzione.

Miccoli in carcere, ma cosa è accaduto?

Come riporta il quotidiano sportivo il ‘Corriere dello Sport’, l’ex attaccante del Palermo (in rosa dalla stagione 2007 al 2013) era accusato di aver commissionato a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino conosciuto come ‘u scintilluni’ (tra l’altro già in carcere con una pena di 7 anni), il compito di recuperare 12 mila euro dall’imprenditore Andrea Graffagnini, titolare della discoteca Paparazzi, e per conto di Giorgio Gasparini (ex fisioterapista del Palermo), che si sarebbe rivolto proprio a Miccoli. Inoltre, agli atti dell’inchiesta, sono giunte anche diverse intercettazioni tra l’ex calciatore e il figlio del boss della Kalsa.

La condanna era stata confermata anche in sede in appello, nel gennaio 2020, ma i legali di Fabrizio Miccoli avevano presentato ricorso anche davanti alla Suprema Corte. Dunque è stata accolta la richiesta del sostituto procuratore generale della Suprema Corte, Fulvio Baldi, di rigettare il ricorso e, nella giornata di ieri 23 novembre 2021, i giudici della seconda sezione penale della Cassazione hanno confermato la sentenza e l’aggravante per l’ex Palermo e per 10 volte della Nazionale italiana.

Ovviamente Miccoli adesso si trova davanti a ore drammatiche, in quanto insieme ai suoi legali dovrà decidere dove costituirsi per iniziare a scontare la pena di 3 anni e 6 mesi di carcere. Ieri l’ex capitano rosanero si trovava a Roma per l’udienza in Cassazione, ma appena potrà chiederà al Tribunale di Sorveglianza l’applicazione di misure alternative, ma questo non significa che potrà evitare il carcere.