Per il Milan sembra proprio che un guaio tiri l’altro. Dopo lo stop di Maignan, sottoposto ad un’operazione al polso che lo terrà fuori dai campi da gioco per almeno due mesi, ora è Theo Hernandez a doversi fermare. Il laterale francese, infatti, è stato trovato positivo al test per il Covid e Pioli dovrà fare a meno anche di lui nelle prossime giornate. L’unica speranza è che non siano troppe.
Cosa farà ora Pioli?
Lo stop di Hernandez obbliga Pioli alla ricerca di nuove soluzioni. Il laterale transalpino è chiaramente insostituibile, considerata la sua importanza nei meccanismi di gioco rossoneri, per cui si tratterà comunque di un ripiego, anche se di lusso. Dovrebbe infatti essere Calabria a spostarsi sull’altra fascia per cercare di mettere una toppa alla nuova situazione.
Mentre il posto di Maignan sarà preso da Tatarusanu, nonostante le polemiche delle ultime ore, con il portiere romeno attaccato sui social dagli stessi tifosi milanisti. Nel frattempo, la dirigenza rossonera ha deciso di ingaggiare Antonio Mirante, rimasto libero dopo l’addio alla Roma. Sarà lui a fungere da secondo, almeno sino a quando Maignan non sarà in grado di tornare tra i pali.
Sono già 13 gli infortunati nel Milan
Se Hernandez è stato bloccato dal Covid, sono comunque ormai 13 gli infortuni che hanno interessato il Milan dall’inizio della stagione. Tra di essi inducono ad una riflessione in particolare quelli che hanno colpito gli under 30, ovvero Florenzi, Kjaer, Giroud, Messias e Ibrahimovic. I quali sono stati i più interessati dalle conseguenze dello stress derivante dai tanti impegni ravvicinati cui è costretto il Milan tra Serie A e Champions League.
Con l’ulteriore fardello rappresentato dalle Nazionali, a rendere ancora più complicata la gestione del parco giocatori da parte di Pioli. Che, non a caso, si è proclamato favorevole alle 5 sostituzioni introdotte dopo lo stop per il Covid e confermate in seguito.