Josè Mourinho sembra non riuscire a restare senza un nemico da combattere. Che dal suo ritorno in Italia è stato individuato nella Lega Calcio. Il vulcanico tecnico della Roma, in particolare, ha intrapreso una vera e propria crociata sull’inno della squadra giallorossa, quello ormai celebre di Antonello Venditti, utilizzato ormai da mezzo secolo nel corso delle gare casalinghe della Magica.
Con sviluppi i quali rischiano di innescare una vera e propria battaglia. Nella quale, naturalmente, il tecnico portoghese si divertirebbe un mondo.
Mourinho: cantiamo l’inno anche senza base
L’ultima trovata di Mourinho scaturisce dal divieto di far risuonare l’inno della Roma dopo quello ufficiale della Serie A, quello composto da Giovanni Allevi. Un divieto che ha già provocato la fragorosa reazione della tifoseria romanista, nel corso della gara giocata e vinta contro l’Empoli. Il quale, di fronte all’interruzione di “Roma, Roma, Roma” ha deciso di proseguire senza base. Dando vita ad una interpretazione suggestiva e di popolo.
La quale deve essere piaciuta immensamente al tecnico, che del resto aveva già sponsorizzato l’inno di Venditti, indicandolo come il modo migliore per caricare i suoi ragazzi prima della contesa. Proprio Mourinho, ora, di fronte al divieto della Lega propone infatti di cantarlo senza base. Una dichiarazione di guerra che suona come un invito a nozze per il passionale pubblico giallorosso.
Il modo migliore per sviare la pressione sulla squadra?
Le parole di Mourinho vanno naturalmente interpretate, per capire meglio quello che intende fare lo Special One. Il quale sa benissimo come le pressioni dell’ambiente romanista siano sempre molto forti. Cercando di conseguenza di spostarle verso l’esterno, in modo da alleggerire il carico gravante sulla squadra.
In questa ottica la battaglia tra Roma e Lega Calcio può trasformarsi in una vera e propria saga. O meglio una battaglia canora a colpi di inni. In cui, alla fine, potrebbero non esserci sconfitti.