Nel basket la Superlega esiste. Eppure il Barcellona è riuscito a dare vita all’ennesima perdita record anche con la sua sezione cestistica, a riprova che il problema non è altro che quello di voler spendere sempre di più. E in queste condizioni non ci sono competizioni aggiuntive e più remunerative che tengano, la perdita è assicurata. Fino a quando?
Anche nel basket il Barca fa le cose in grande. E si dimostra un pozzo senza fondo…
Secondo Alvaro Carretero, giornalista sportivo di 2playobook, l’annata in corso dovrebbe chiudersi per la sezione cestistica del Barcellona con la perdita di 27,4 milioni di euro. Se non è l’ennesimo primato negativo dei blaugrana, è solo perché nell’annata precedente il rosso era arrivato a 28,8 milioni. Mentre nel 2019-20 erano stati 28,2 i milioni persi.
Un trend il quale non sembra destinato ad interrompersi, considerato come la moderazione non abiti certo dalle parti della Catalogna. Una grandeur di cui hanno preso atto anche i giocatori, del resto, i quali si sono rifiutati di tagliarsi gli stipendi. A partire da Nikola Mirotic, il quale ha preteso il rispetto integrale degli accordi pattuiti. L’unica parzialissima eccezione è quella rappresentata da Alex Abrines. Il cui contratto al ribasso costituisce però una goccia nell’oceano.
Il Barcellona va verso il fallimento?
A questo punto, in molti si stanno chiedendo se il Barcellona non stia allegramente andando incontro ad un clamoroso fallimento. Se è vero che le perdite del basket rappresentano in fondo un qualcosa di trascurabile, rispetto ai misfatti della sezione calcio, è anche vero che stanno a dimostrare come il club catalano abbia semplicemente fatto spallucce di fronte ad una situazione sempre più deteriorata. E a spendere allegramente.
Un all in dopo l’altro, però, alla fine i bilanci sono arrivati ad un punto tale che è praticamente impossibile porre rimedio alla catastrofe imminente. La quale sembra sempre più difficile da evitare, nonostante l’offerta di un prestito pari a 1,5 miliardi di euro proveniente da Dubai. Un finanziamento che, però, non sarebbe certo gratuito.