Gli appassionati di calcio di ogni parte del mondo se la staranno godendo alla grande. Lo Sheriff Tiraspol, squadra di cui molti neanche sospettavano l’esistenza sino a poche settimane fa, ha infatti battuto a domicilio un Real Madrid sempre meno galattico. Proponendosi come ideale vendicatore di tutte le “squadrette” apertamente disprezzate da chi nella scorsa estate ha proposto quella Superlega che contrasta in maniera violentissima con l’idea stessa che è alla base dello sport: la possibilità di crescere sino a competere per la vittoria.
A proposito dello Sheriff Tiraspol
Lo Sheriff Tiraspol è nato nel 1993 con il nome di Tiras. Nonostante la sua gioventù può vantare già 19 campionati moldavi, 10 Coppe nazionali e 7 Supercoppe. Un bottino dovuto proprio all’ingresso nella società della Sheriff, azienda che opera nel commercio al dettaglio e all’ingrosso, nei settori petrolifero, edilizio, comunicazione e sport.
A fondare il club sono stati due ex agenti del KGB, Viktor Gushan e Ilya Kazmaly e non dovrebbe stupire che la squadra stia diventando a tutti gli effetti il simbolo di una vera e propria questione politica, quella della Transnistria. Regione autoproclamatasi autonoma nell’ultima parte del passato millennio, retta da un’amministrazione filorussa e apertamente nostalgica nei confronti dell’URSS. Tanto da far campeggiare in bella mostra falce e martello sulla sua bandiera.
Davide colpisce ancora Golia
La gara tra Sheriff e Real Madrid, però, ha evidenziato un altro aspetto di politica, stavolta sportiva. Mettendo di fronte l’arroganza del ricco Real Madrid e la capacità del “povero” Sheriff, riproponendo ancora una volta il duello tra Davide e Golia. Coi blancos nella parte del gigante dai piedi d’argilla, cui non bastano più le barcate di soldi spesi regolarmente ad ogni sessione di mercato per piegare chi cerca di ovviare con l’organizzazione e l’orgoglio al dislivello esistente sulla carta.
Proprio quello che i ricchi della Superlega vorrebbero evitare con il loro strampalato torneo riservato a pochi. Chi ama il vero calcio, però, da ieri può confortarsi con l’idea che il vero spettacolo non è la Superlega, ma la voglia di superare gli ostacoli di squadre come lo Sheriff. Le quali si stanno trasformando in vere e proprie mine vaganti per chi pensa che coi soldi si possa fare tutto.