Paralimpiadi: medaglie e ancora medaglie dalla spedizione di Tokyo. I successi di Bocciardo (oro) e non solo ci riempiono di orgoglio
Paralimpiadi: azzurri secondi solo ai cinesi
Preceduta solo dalla Cina che ha fatto segnare il nuovo record del mondo (2’15″49). Giulia Terzi, Arjola Trimi, Luigi Beggiato e Antonio Fantin hanno toccato in 2’21″45 davanti al Brasile, bronzo in 2’24″82. Prima a trionfare era stato Stefano Raimondi, che ha vinto la finale dei 100 rana di nuoto categoria Sb9 alle Paralimpiadi di Tokyo. Ottima prestazione in 1’05″35. Alle spalle dell’azzurro i russi Artem Isaev (1’07″45) e Dmitrii Bartasinskii (1’08″06). Quello del 23enne di Verona è il quarto oro dell’Italia a questi Giochi. “Ho vinto l’oro? Devo ancora rendermene conto, se ci penso mi viene la pelle d’oca. Aspetto di salire sul podio per godermela al massimo” ha commentato Raimondi. “Il quarto posto di ieri mi era veramente rimasto sullo stomaco, ci ho ripensato tutta la notte. Stamattina non abbiamo fatto la batteria e avevo un’unica occasione per sfogarmi.
Successi attesi ma anche insperati
E’ venuto fuori un bel tempo, sono contento”. Prima di lui, è stato Francesco Bocciardo a conquistare il gradino del podio più alto con l’oro nei 100 stile libero di nuoto, categoria S5, alle Paralimpiadi di Tokyo. Bocciardo si è imposto con il tempo di 1’09″56, grazie a un grande recupero nella vasca di ritorno. Alle sue spalle il cinese Lichao Wang (1’10″45) e il brasiliano Daniel De Faria Dias (1’10″80), che salgono con lui sul podio.
Paralimpiadi: che bello l’oro di Bocciardo
Ieri Bocciardo aveva vinto l’oro nei 200 stile libero di nuoto S5. “Ce l’abbiamo fatta e oggi non ci speravo davvero, era ancora più difficile rispetto ai 200. Dovevo sfruttare le mie caratteristiche, passare forte e provare a chiudere ancora più forte. Il mio allenatore mi ha chiesto di crederci, mi ha detto proviamoci. Non posso essere più felice di così, se questo è un sogno non svegliatemi per favore”.
Ricambio generazionale e futuro
“La medaglia di ieri mi ha permesso di arrivare a questa gara più rilassato e più tranquillo – ha aggiunto Bocciardo in zona mista – Però, ad essere sincero, non mi aspettavo di riuscire a vincere l’oro, pensavo di essere in forma, ma c’era tutta la stanchezza accumulata. Sono contento di essere riuscito a dare il meglio di me, frutto del duro lavoro fatto con il mio allenatore Luca Puce. Questa medaglia spero ispiri tanti giovani ad avvicinarsi al nostro sport”. Bronzo per Monica Boggioni nei 100 stile libero di nuoto categoria S4. La 23enne di Pavia, aveva vinto il bronzo nei 200 stile libero S5. Ora si è classificata alle spalle della britannica Tully Kearney (1’14″39, nuovo record del mondo) e della cinese Li Zhang.
Argento per il 23enne Luigi Beggiato nei 100 in stile libero di nuoto categoria S4. L’azzurro tocca in testa a metà gara, ma deve arrendersi alla rimonta del giapponese Takayuki Suzuki. E un altro argento è arrivato con Carlotta Gilli nella finale dei 100 dorso di nuoto categoria S13. La 20enne di Moncalieri (Torino) ieri aveva già vinto l’oro nei 100 farfalla (S13). Argento anche nella staffetta 4×50 mista stile libero. Il quartetto azzurro formato da Giulia Terzi, Arjola Trimi, Luigi Beggiato e Antonio Fantin ha preceduto il Brasile. Oro alla Cina, che ha fatto segnare anche il nuovo record del mondo.
La commozione della Vezzali
Questi sono atleti con la A maiuscola e non sono da meno rispetto a quelli olimpici. Risultati come quelli conquistati ieri con Carlotta Gilli, Alessia Berra, Francesco Bocciardo, Francesco Bettella e Monica Boggioni sono il frutto di un duro lavoro quotidiano che li ha portati ad essere tra i migliori al mondo”. Lo ha dichiarato il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, da Tokyo, ai microfoni di Radio Rai. “Ieri ero insieme al presidente Pancalli a vedere le finali di nuoto, dopo una serie di medaglie di legno che fanno male, l’umore era un po’ calato e ci siamo anche spostati di posto”, ha raccontato. “Quando si è stati atleti lo si è nel cuore per sempre, siamo un po’ scaramantici e alla fine i risultati sono venuti. Aver avuto l’opportunità di poter premiare i nostri azzurri che hanno vinto medaglie – ha aggiunto – è stata davvero un’emozione unica, a consegnare le medaglie mi sono emozionata come quando le ricevevo da atleta”.
“Ieri ho parlato con il nostro portabandiera Federico Morlacchi e mi ha detto che in questa Paralimpiade c’è una sorta di ricambio generazionale, con tanti atleti giovani. In Italia nell’ultimo decennio c’è stato un cambio di passo davvero notevole, questo è merito di un grandissimo lavoro fatto dal presidente Pancalli. In Italia c’è una grande sensibilità verso questo mondo”. “Lo sport è un unico mondo che ci accomuna e che dà agli atleti paralimpici la possibilità di avere un’altra opportunità nella vita. Lo sport ha un valore davvero grande perché ti permette di continuare a sognare e di dare un senso alla tua vita”, ha spiegato Vezzali.
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