News sportive. Doveva essere la protagonista assoluta: davanti al pubblico di casa. In una competizione così importante come le Olimpiadi, forse l’eccessiva pressione le ha giocato un brutto scherzo.
Il tennis femminile si conferma uno sport in cui è impossibile fare delle previsioni. Naomi Osaka, ultima tedofora della cerimonia di apertura è stata eliminata. E’ da tutti riconosciuta come la giocatrice più forte al mondo sul cemento, ma viene spazzata via al terzo turno dalla ceca Marketa Vondrousova. La numero 42 delle classifiche e finalista nell’edizione 2019 del Roland Garros vince per 6-1 6-4.
Basta poco più di un’ora per perdere colei che, sulla carta, sarebbe dovuta essere la protagonista assoluta del tabellone donne.
Sarà la pioggia che si è abbattuta su Tokyo a costringere gli organizzatori a chiudere il campo centrale, ma si vede sin da subito che la giapponese è in palese difficoltà. Incisività nulla al servizio e il break arriva immediatamente, fallendo nel gioco successivo due chance per l’immediato pari.
Diventa l’inizio di un calvario per la Osaka che non sa uscirne, tre servizi persi su quattro giocati e Vondrousova ringrazia.
News Sportive. Ci ha provato fino all’ultimo
Il match sembra voltare pagina in avvio di seconda frazione.
Naomi strappa immediatamente il servizio alla ceca con quattro punti consecutivi e lo conferma a zero, ma non basta per la definitiva svolta.
Il quarto, lungo gioco è fatale alla giapponese che non riesce a salvarsi alla seconda palla break. Si va poi avanti fino al 5-4 in favore della Vondrousova, dove Osaka smarrisce di nuovo la battuta. Viene quindi messa in un angolo: due match point vengono annullati, ma non il terzo, che fa calare definitivamente il sipario.
Non possono non risaltare all’occhio le concessioni della numero 2 al mondo al servizio, con cui concede 34 punti alla sua avversaria e ben 11 palle break.
La Vondrousova ne sfrutta 5. Ma a sorprendere ancor di più sono i 31 errori non forzati da parte di Osaka in confronto ai 10 della sua avversaria: tanti, tantissimi, in 17 giochi disputati.