IPTV in Italia: verso la fine del calcio in streaming illegale?

Per il calcio italiano, i diritti televisivi rappresentano la principale fonte di introiti.

Tempo di lettura: 3 Minuti
6447
IPTV in Italia

Per la precisione, circa il 50% del fatturato dei venti club di Serie A deriva proprio dai diritti televisivi. Nella stagione 2018/19, la torta dei diritti TV ha raggiunto quota 1,44 miliardi di euro. Cifre impressionanti, che però cozzano contro il fenomeno della pirateria digitale tramite IPTV.

Nonostante esistano molti siti e app per vedere il calcio in streaming che sono perfettamente legali da usare, sfortunatamente esistono molti servizi di IPTV che offrono, usando metodi illegali, la visione di contenuti Pay TV, piattaforme di streaming e anche partite di calcio. Un mercato più grosso del previsto: circa 5 milioni di italiani usano illegalmente le IPTV (o almeno, usavano).

IPTV illegali: operazione della Guardia di Finanza

Grazie all’operazione “Perfect Storm” della Guardia di Finanza, un duro colpo è stato assestato al mercato delle IPTV. La Guardia di Finanza di Napoli ha smantellato un giro di IPTV che aveva circa 50 milioni di utenti in tutta Europa, di cui 5 milioni in Italia.

Sono stati sequestrati 5500 mezzi informatici tramite cui l’IPTV riusciva a fornire i propri servizi illegali: parliamo di server, siti internet, portali online e anche canali Telegram. Ma già a Giugno 2020 erano stati bloccati 56 server illegali e 2 canali Telegram per IPTV, a cui erano iscritti oltre 150.000 abbonati. Con quest’ultima operazione però, le IPTV hanno subito maggiori danni e probabilmente faticheranno a recuperare tutti questi milioni di utenti.

Sono stati sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro e ci sono 23 persone denunciate che gestivano il giro. Ora però, sono gli utenti delle IPTV che rischiano grosso. La Guardia di Finanza possiede i server e tutti i dati presenti, quindi sono a conoscenza degli account e dei metodi di pagamento usati dagli utenti (tramite i quali si può risalire alle vere identità).

Tutti gli utenti furbetti rischiano multe pesanti: da minimo 2582 EUR a massimo 25.822 EUR, oltre a una condanna da 6 mesi a 3 anni di reclusione. Misure molto forti, ma necessarie: dietro il mercato illegale delle IPTV, infatti, ci sono vere e proprie organizzazioni criminali, come ad esempio la camorra. Chiunque quindi paga le IPTV, molto probabilmente, a sua insaputa, sta foraggiando la peggiore criminalità organizzata del nostro paese.

Diritti Serie A 2021-24: il calcio si sposta in streaming?

Oltre al duro colpo al mercato delle IPTV, il nuovo triennio della Serie A potrebbe essere il primo a essere trasmesso interamente in streaming. La lotta tra DAZN e Sky per i diritti della Serie A si fa sempre più serrata, ma DAZN sembra al momento essere in vantaggio: la sua offerta di 840 milioni è superiore a quella di Sky.

Inoltre, DAZN è sostenuta da TIM sia a livello economico (coprendo il 40% dei costi), sia a livello di infrastrutture. Se la trattativa andasse in porto, la stagione 2021/2022 sarebbe la prima a sbarcare interamente sul digitale (almeno 7 partite su 10, secondo gli accordi) e considerati i costi bassi di un abbonamento a DAZN (rispetto a Sky), ciò potrebbe attrarre molti nuovi utenti. E quando si parla di internet, molti utenti per vedere le partite online in streaming fanno affidamento alle VPN.

Si tratta di reti private virtuali, che grazie alla crittografia AES a 256 bit garantiscono sicurezza e anonimato alla navigazione su Internet. Grazie alle migliori offerte per VPN si possono provare questi servizi gratuitamente. Inoltre, le VPN permettono di sbloccare siti magari bloccati a lavoro o scuola, così come è il metodo migliore per vedere calcio, film e serie TV quando si è all’estero (perché si può cambiare il proprio indirizzo IP e posizione geografica per accedere ai servizi come se si fosse in Italia).