Eusebio Di Francesco e Giulini, una storia d’amore nata in estate. L’inizio dell’avventura in rossoblù del mister ex Roma, pareva essere fondata su basi solide. I risultati iniziali sembravano essere confortanti. Poi il buio più totale. Luce spenta e tenebre senza fine. Una serie di risultati negativi: nessuna vittoria, qualche pareggio e molte, troppe sconfitte. Ciò ha inevitabilmente determinato una classifica precaria. Piena zona retrocessione per una squadra che era stata costruita con ben altri intenti. L’obiettivo del Cagliari era infatti quello di disputare un buon campionato, lontano dalla zona calda, senza sofferenze, e con un’occhio rivolto alla zona europea. In questo senso erano stati anche interpretate le scelte di mercato. Arrivo di un mister “europeo”, di Diego Godin e di alcuni giovani interessanti.
Di Francesco, siamo al passo d’addio?
Arbitraggio discutibile, o altre componenti variabili. Il risultato però è stato ancora una volta negativo. Sconfitta, ed è l’ennesima di fila per la squadra di Eusebio Di Francesco. Ora la sua panchina traballa sul serio. Il presidente sta tirando le somme. Lo score dice, 18 partite e 14 punti in classifica. Classifica alla mano il Cagliari ha perso per strada la bellezza di 40 punti. Un’infinità che ha portato i sardi in piena bagarre retrocessione.
Le voci sempre più insistenti
Adesso le voci iniziano a rincorrersi veramente von sempre maggiore forza. Il mister è con le spalle al muro. Potrebbe avere un ultima chance domenica a Genova, in uno scontro da vita o morte contro il Genoa. Non è detto però che ciò accada. La guida tecnica potrebbe cambiare anche in queste ore. Si parla von sempre maggiore insistenza di Walter Mazzarri. Un profilo probabilmente idoneo per una piazza come quella cagliaritana. Un condottiero, un non filosofo del calcio, ma semplice e concreto. D’altronde il calcio non è una scienza, tantomeno esatta, ma una cosa semplice.