Piemonte zona arancione: ecco cosa cambia

La regione piemontese da oggi potrebbe cambiare colore e diventare zona arancione

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Piemonte-zona arancione. Ci siamo. Oggi è il giorno del monitoraggio del Ministero sugli indici rt delle regioni, ed è anche il giorno in cui il Piemonte dopo 14 giorni in zona rossa potrebbe veramente cambiare colore.

Cirio l’aveva confermato qualche giorno fa dicendo che “tra l’1 e il 3 Dicembre” il Piemonte sarebbe diventato zona arancione, e oggi potrebbe arrivare l’ufficialità.

L’indice RT della regione è sotto l’1, mentre 14 giorni fa era superiore al 2. Miglioramenti notevoli che possono permettere di dare una boccata d’ossigeno alle attività commerciali e di allentare le restrizioni sui movimenti all’interno dei comuni di residenza.

Come detto dal governatore Cirio comunque le nuove regole della zona arancione potrebbero entrare in vigore solo da lunedì per evitare resse nel weekend.

Piemonte zona arancione,  Lombardia in forse

Un’altra regione che era sicura del passaggio da zona rossa ad arancione era la Lombardia. Anche la Lombardia è in zona rossa da 14 giorni e ha un indice rt decisamente in miglioramento, ma nelle ultime ore il Ministro Speranza sembra aver deciso di farla rimanere comunque in zona rossa almeno fino al 3 dicembre.

Fontana si è espresso dicendosi deluso da questa scelta, con le seguenti dichiarazioni: “Restare ulteriormente in zona rossa significa non fotografare la realtà dei fatti e dei grandi sacrifici dei lombardi“. In effetti i dati sono a favore della regione lombarda, ma a quanto pare il Governo vuole usare cautela e aspettare.

Cosa cambia in Piemonte

Se confermato il cambio di colore per il Piemonte, cosa cambia realmente per la regione?

Il coprifuoco nazionale è ovviamente confermato e rimane invariato dalle 22 alle 5. La novità sta negli spostamenti, che sono consentiti all’interno del proprio comune di residenza senza bisogno di utilizzare l’autocertificazione. Resta invece il divieto di spostamenti in altri comuni o in altre regioni, se non per motivi di necessità, ed è quindi necessaria l’autocertificazione per tali spostamenti.

Bar e ristoranti restano chiusi, se non per la consegna d’asporto e a domicilio. Riaprono i centri sportivi e riaprono tutti i negozi, anche quelli ritenuti “non necessari” e chiusi in zona rossa.

Riaprono anche i mercati con tutti i banchi, ovviamente sempre rispettando le norme sulla distanza interpersonale e l’utilizzo della mascherina, anche in spazi aperti.

“Serve prudenza” ha ribadito più volte Cirio. Il Presidente della Regione ha infatti dichiarato: “Le misure di allentamento ci saranno e saranno importanti, ma serve prudenza. L’emergenza non è finita e non sarà un libera tutti.”

In ogni caso, nelle prossime ore è attesa l’ordinanza del Ministro della Salute Speranza, e i piemontesi attendono con ansia l’uscita dalla zona rossa dopo 14 lunghissimi giorni.