Maradona Non solo per un campionato del mondo vinto da assoluto protagonista con la sua Argentina, ma anche per aver offerto nobiltà e tecnica al gioco del pallone.
Maradona è stato anche un manifesto sociale vivente di libertà ed anticonformismo, come testimoniano la sua amicizia con Fidel Castro o anche solo il tatuaggio di Che Guevara cucito sulla pelle. Eblematica è la partita giocata durante Messico ’86 contro l’Inghilterra, in cui segnò il gol più bello della storia del calcio prendendo palla in prossimità del centro capo e dribblando gli avversaricome fossero birilli; ma soprattutto per la mano de dios alzata al cielo con un pugno che spinse il pallone in rete,vendicando la sconfitta argentina nella Guerra delle Falkland di soli quattro anni prima. Festeggiamenti per il primo scudetto a NapoliIn Italia ha segnato i cuori di numerosi appassionati di calcio ed in particolare ha conquistato la cittàdi Napoli.
Maradona Morto: Addio al Pibe De Oro.
Tanti sono stati i bambini di allora chiamati Diego, ora più che trentenni, per aver fatto emozionare un’intero popolo. La festa per il primo scudetto 1986-1987 è indimenticabile; suona come la rivincita del sud. Si festeggia nei vicoli nella città vecchia e nelle piazze inneggiando al campione argentino al ritmo del noto coro: ”Oh mamma mamma mamma…. sai perchè mi batte il corazon? Ho visto Maradona….”. Ma Diego non appare irraggiungibile, sembra uno del popolo; un napoletano cresciuto a Napoli, tanto da rifiutare proposte allettanti dei club più ricchi d’Europa, tra cui la grade rivale Juventus.
Due anni dopo farà ottenere alla città partenopea il primo, e fin ora unico, riconoscimento internazionale conquistando la Coppa Uefa in finale contro lo Stoccarda. Di quell’edizione in molti ricordano il palleggio ritmato che compì el pibe de oro in semifinale contro il Bayern Monaco. Come un Caravaggio collocato al Louvre, la gente osservava lo spettacolo del giocoliere argentino che già da solo valeva il prezzo del biglietto.
Maradona Morto: Addio al campione
Maradona e Giuseppe Bergomi nella semifinale Mondiale 1990, Italia vs Argentina.Nella primavera del 1990 arriverà il secondo scudetto napoletano con la firma di Maradona, ad anticipare nell’estate di Italia ’90 i fischi all’inno argentino del suo stesso San Paolo nella semifinaleMondiale Italia vs Argentina. Un episodio che fece male al campione sud americano, ma che non hamai alterato i rapporti futuri con il nostro Paese e con quella città così bella e complessa che ha sempre amato, e che continuerà ad amare anche dal cielo.A cura di Cosimo Guarini