Nainggolan Giulini. In queste ore si è parlato dell’argomento. Il Ninja infatti vi potrebbe trasferirsi in Sardegna, nel mercato invernale che si aprirà il prossimo gennaio. A fare da contraltare nei giorni scorsi le parole del presidente rossoblu. Tommaso Giulini aveva infatti detto; “Nainggolan sarebbe ben accetto. Purtroppo non potrà venire, non ci sono le condizioni economiche perché a questione possa chiudersi con esito positivo”. Parole che sono risuonate come una sorta di bocciatura definitiva. Secondo il numero uno del club isolano, a causa degli effetti derivanti dal caos Covid-19, i club hanno perso una grossa fetta degli introiti previsti. Conseguentemente oggi si troverebbero in una situazione economicamente svantaggiosa, e in taluni casi precaria.
Nainggolan Giulini, cosa potrebbe accadere
Parole di circostanza? Secondo le fonti di News-Sports, l’affare non sarebbe invece del tutto tramontato. La dichiarazione del presidente cagliaritano, sembrerebbe fatta ad arte, per provare ad abbassare le pretese economiche del presidente Zhang. L’Inter per cedere il cartellino di Radja Nainggolan chiede una cifra di 10 milioni di euro. Troppi in questo momento, per le casse del club isolano. Si potrebbe quindi giungere ad una sorta di compromesso. Per i nerazzurri tenere in rosa e all’interno dello spogliatoio, un calciatore scontento e confinato ai margini della squadra, potrebbe essere deleterio.
La formula giusta….
Si sta quindi aprendo uni spiraglio, utile per trovare una soluzione plausibile. Il Cagliari, nella finestra dedicata al mercato invernale, potrebbe versare 2 milioni nelle casse del club nerazzurro. Una sorta di prestito oneroso, con obbligo di riscatto fissato a 6 milioni, da versare entro il 30 giugno 2021. Il cartellino di Radja costerebbe complessivamente 8 milioni di euro. I nerazzurri non farebbero nessuna minusvalenza, ed il Cagliari risparmierebbe 2 milioni netti, facendo slittare la chiusura di alcuni mesi. Nainggolan firmerebbe un contratto da 2 stagioni e mezza, a 3 milioni di euro ciascuna. Attendiamo ulteriori sviluppi.
