Calcio e Covid-19, un tema quanto mai aperto e scottante. Stanno iniziando ad emergere i primi casi di positività al Coronavirus, che con i primi rinvii delle partite in programma, rischiano di creare il caos. Il virus in questo modo rischia seriamente di falsare un campionato, nato sotto una stella sbagliata. Certo, tutti noi dobbiamo convivere con il Covid-19, ma un campionato, legato agli altri impegni calcistici, troverà le date per recuperare le gare che verranno sistematicamente rinviate? La risposta secondo noi è negativa. Se ogni settimana si rinvieranno un numero imprecisato di matches, si rischia di non avere il tempo necessario ad effettuare i recuperi. Insomma un caos totale, al quale ci apprestiamo ad assistere inermi.
Calcio e Covid-19, polemiche a non finire
Il calcio intanto oltre al rischio, sempre più concreto, di subire stop sistematici, sta iniziando a far sorgere polemiche. Molti tifosi e non, stanno iniziando a prendere letteralmente d’assalto i social. Qui manifestano tutte le loro perplessità circa il regolare svolgimento del torneo, ma anche la loro rabbia circa la “gestione” della salute pubblica. “Non è possibile fare anche due tamponi settimanali ai calciatori, mentre nelle fabbriche e nelle scuole, ad esempio, non si fanno, o per avere gli esiti si attendono tempi biblici”. Questa una delle riflessioni più ricorrenti. Dargli torto è possibile?
Problemi di varia natura, cosa sta accadendo?
In alcune zone del territorio nazionale si è ricorso all’utilizzo obbligatorio delle mascherine anche all’aperto. A questo punto ha senso tenere gli stadi aperti a mille “ospiti”? Insomma si rischia di andare incontro ad una serie di contraddizioni, che potrebbero accrescere il dissenso tra la popolazione. Il calcio è uno sport, il più diffuso in Italia. Ma in queste condizioni, e con tutta questa serie di restrizioni, pare davvero difficile da praticare con la giusta serenità, elemento fondamentale per potersi divertire.