Salvini Suarez, due personaggi pubblici che in questi giorni stanno occupando spesso le prime pagine dei quotidiani nazionali. Chiaramente, appartenendo a due sfere molto differenti, lo fanno con spazi e accenti di natura diversa. Stavolta però nonostante ciò, i due si sono “incrociati”, causando una sorta di scontro. Nei giorni scorsi il calciatore, all’epoca tesserato dal Barcellona, Luis Suarez ha sostenuto un esame a Perugia, per superare la prova di italiano. Con la stessa il bomber della Celeste avrebbe potuto ottenere un attestato di livello b1. Dopo la prova, il ragazzo ha ottenuto il risultato sperato, ma immediatamente dopo è incappato in un caos, anche mediatico, che ha creato una serie innumerevole di malumori, tanto da far scattare un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza.
Salvini Suarez, ancora polemiche e caos
Luis Suarez alla fine non è neanche stato acquistato dalla Juventus. È passato dal Barcellona all’ Atletico Madrid. Dalle intercettazioni telefoniche pubblicate sui giornali, sono emersi vari nomi, e presunti favoritismi, utili a facilitare l’ottenimento dell’attestato, per poi procedere all’acquisizione del passaporto italiano. La Juventus al momento sembrerebbe estranea ai fatti. Stessa sorte per Suarez. Indagati invece altri elementi, considerati centrali nella vicenda. A tal proposito è intervenuto Matteo Salvini, segretario della Lega ed ex ministro degli Interni, nel primo governo presieduto da Giuseppe Conte.
Le parole a porta a porta
Ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, Salvini ha fatto una gaffe. Ha infatti dichiarato: “Ho letto di un calciatore della Juventus, che avrebbe taroccato un esame, per ottenere un attestato di lingua italiana”. Luis Suarez non è un calciatore della Juventus. Era seguito dai bianconeri, come possibile acquisto, ma all’epoca era un tesserato del Barcellona. Adesso Suarez è stato acquistato dai colchoneros. Essendo quindi tesserato del Barcellona, la società di corso Galileo Ferraris, non potrebbe rispondere in merito a questa vicenda. Salvini ha poi aggiunto: “Chi ha sbagliato deve pagare. La scuola italiana è una cosa seria”.