Trovato il tesoro di Italia 90. Detto cosi parrebbe che si tratti di qualcosa che era stato nascosto o rubato in quel periodo specifico. Niente di tutto ciò invece. Il tesoro di Italia ’90 è stato ritrovato. I cinquanta lingottini d’oro personalizzati, ognuno di essi del peso di 25 grammi e con un grado di purezza di 750 millesimi, avevano impresso sopra il cognome di ciascuno dei protagonisti delle notti magiche. A diffondere la notizia il Corriere della Sera, che ha precisato come gli stessi giacessero, da ben 30 anni, in una cassetta di sicurezza della Banca di Credito Cooperativo dei famosi e conosciutissimi Colli Albani. Li ha scoperti Carlo Colizza, il sindaco del Movimento di Beppe Grillo di Marino, comune proprio dei Castelli Romani. Della notizia è venuto a conoscenza l’ex regista della Roma e della Nazionale azzurra.
Le parole di Beppe Giannini
Il Principe ha detto: “Non sapevo nemmeno che esistesse questo tesoro. A questo punto sarebbe bello contattare tutti i miei ex compagni di squadra, come ad esempio Donadoni, Zenga, Vialli, Baggio, Schillaci, Maldini e tutti gli altri per cercare di fare qualcosa di positivo”. Ha poi aggiunto: “Sarebbe una bella cosa ad esempio, organizzare un’asta di beneficenza, e dare la somma a tutte le famiglie che sono state colpite dalla tragedia del Covid-19″.
Tesoro, da dove arriva?
I 50 lingottini, dovevano essere l’omaggio del Comune di Marino agli azzurri, proprio per aver scelto la cittadina di Marino, come sede del ritiro, che avvenne nel periodo compreso tra l’8 giugno e l’8 luglio del novanta. I lingotti non vennero mai consegnati. La motivazione pare sia riconducibile ad una decisione del commissario tecnico. L’allora tecnico Azeglio Vicini infatti, pretendeva massima concentrazione, tanto che gli azzurri non uscirono mai dall’hotel che ospitava il ritiro. Il tesoro giaceva dimenticato in due scatoloni chiusi. Precisamente si trovava nella banca della Tesoreria del Comune.
Sindaco di Marino indice un piccolo referendum
Il sindaco Colizza ha deciso di indire una sorta di referendum popolare. Nel mese di settembre chiamerà a raccolta i cittadini di Marino, che dovranno pronunciarsi il da farsi circa la futura destinazione del tesoro ritrovato. Le possibilità pare saranno solo due. O verrà destinato agli ex azzurri, che in teoria sono i proprietari veri e propri; o potrebbero davvero essere devoluti in beneficenza, dopo essere stati messi all’asta.