Jannik Sinner non ce l’ha fatta contro Stan Wawrinka, in un match del primo turno degli US Open che si presentava proibitivo sulla carta. Il giovanissimo azzurro, però, è uscito a testa alta nel suo match d’esordio in un torneo del Grande Slam e può guardare con rinnovata fiducia ad un futuro che si prospetta roseo.
Jannik Sinner: com’è andato il match con Wawrinka
Alla vigilia della gara in pochi pensavano che Sinner avrebbe potuto opporre una grande resistenza ad uno Stan Wawrinka che, pur in calo, è ancora numero 24 nel ranking ATP. Il diciottenne di Sesto Pusteria, invece, ha dimostrato non solo di non avere alcun timore reverenziale, ma anche di essere in costante progresso dal punto di vista tecnico. Alla fine lo svizzero ha portato a casa il successo in quattro set (6-3, 7.6, 4-6, 6-4), ma ha avuto bisogno di due ore e 49 minuti per piegare la resistenza di un Sinner mai domo.
Il cammino di Jannik Sinner agli Open USA
A Sinner resta la soddisfazione di aver fatto il suo esordio nel tabellone principale di un torneo del Grande Slam e di aver iniziato a saggiare quel tennis di alto livello cui in molti lo attendono già nell’immediato futuro. Il suo percorso nelle qualificazioni lo ha visto superare di slancio l’altro italiano Viola, il croato Galovic e l’iberico Vilella Martinez.
Le prospettive di Jannik Sinner
Per capire quale impresa abbia comunque compiuto Sinner, basterà ricordare come l’azzurro sia il primo giocatore nato nel 2001 a disputare un Major. Un cammino che gli permetterà di salire al numero 131 del ranking mondiale, classifica di cui ricopriva il 553 appena otto mesi fa. Nel corso del 2019, Sinner ha già messo nel suo carniere due Challenger (quelli di Bergamo e Lexington) e due Future (Trento e Santa Margherita di Pula), e passato il primo turno agli Internazionali d’Italia, dove ha approfittato di una Wild Card prima di essere sconfitto dal greco Tsitsipas nel corso di quello successivo. Una scalata che secondo le previsioni dovrebbe portarlo nella Top 100 entro la fine dell’anno.