La Virtus Roma ha iniziato la preparazione in vista del prossimo campionato di Serie A, quello che segna il suo ritorno nel basket che conta. Un ritorno gradito per una squadra che ha caratterizzato la scena dagli anni ’80 sino alla clamorosa decisione di rinunciare al massimo torneo per problemi economici.
Virtus Roma: quali le prospettive future?
Naturalmente sono in molti a domandarsi quali siano le effettive ambizioni della Virtus Roma nel prossimo torneo, anche alla luce di difficoltà finanziarie che non sono ancora state superate del tutto. L’obiettivo massimo sembra essere quello di una salvezza tranquilla, che potrebbe permettere alla squadra capitolina di porre le basi per un futuro più consono alla sua storia, in cui trovano posto un campionato, una Eurolega, una Supercoppa italiana, una Coppa Intercontinentale e due Coppe Korac.
Il mercato della Virtus Roma
Il mercato della Virtus Roma è stato abbastanza contraddittorio. I colpi migliori, almeno sulla carta, sono stati quelli di Jerome Dyson e Davon Jefferson. Il primo è una guardia già ammirata a Sassari, con cui The Sniper ha vinto il titolo nel 2014-15, mentre il secondo è un’ala grande o pivot che ha fatto vedere tutte le sue doti a Cantù, lo scorso anno, veleggiando ad oltre 18 punti di media per gara, abbinandovi 8 rimbalzi.
Nelle ultime ore è però saltato Skyler Flatten, prodotto di South Dakota State sul quale c’era notevole curiosità. I guai fisici che lo affliggono hanno costretto la società al taglio e ora la dirigenza si sta guardando intorno per reperire un sostituto all’altezza.
Il resto del team vede la presenza di giovani promesse, come Tommaso Baldasso, e vere e proprie incognite ad alto livello, come le ali Mike Moore e Tomáš Kyzlink. Dal loro approccio con una Serie A che si preannuncia complicata, dipende gran parte del destino del team capitolino.
Virtus Roma: cosa accade in società?
Infine occorre parlare di quanto sta accadendo nelle sfere dirigenziali, partendo dall’addio alla presidenza di Claudio Toti, avvicendato dal figlio Alessandro. La famiglia, però, potrebbe non rimanere più sola al comando, in quanto ripetuti rumors accreditano l’ipotesi di un coinvolgimento di William W. Farley, il fondatore dell’azienda Fruit of the Loom. Una tesi resa più solida dall’ingaggio nel roster del figlio Liam, uscito da una università non proprio notissima e il cui ingaggio a questi livelli si spiegherebbe proprio con l’apporto economico assicurato dal padre.