Un antico elmo della Romania è stato rubato in un museo dei Paesi Bassi

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Nella notte tra il 24 e il 25 gennaio sono stati rubati tre importanti reperti archeologici della Romania, l’elmo d’oro di Cotofenesti, che risale al 450 a.C., e tre bracciali. Il furto è stato compiuto nel Drents Museum di Assen, nei Paesi Bassi. I quattro oggetti erano stati prestati dal Museo nazionale di storia della Romania di Bucarest al Drents Museum per la mostra “Dacia. Impero dell’oro e dell’argento”, dedicata alla storia antica rumena, precedente alla conquista del territorio da parte dei romani. La mostra era iniziata il 7 luglio e si sarebbe dovuta concludere domenica 26 gennaio.

 

 

L’elmo di Cotofenesti fu trovato nel 1927 a Varbilau, un paese nel sud della Romania che all’epoca si chiamava Poiana Cotofenesti, da cui il nome del reperto. L’elmo è decorato con una serie di incisioni e non è integro: gli manca la parte sommitale. Le decorazioni alla base rappresentano delle creature mitologiche, quelle al di sopra della fronte una coppia di occhi che si ipotizza avessero una funzione apotropaica, ovvero servissero a scongiurare malefici contro chi lo indossava. L’elmo è considerato un tesoro nazionale in Romania.

 

I responsabili del furto sono riusciti a entrare nel museo provocando un’esplosione, che è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza. Il direttore del Drents Museum, Harry Tupan, ha detto che il furto è il peggiore incidente che sia accaduto nei 170 anni di storia del museo. Il ministero della Cultura della Romania ha detto che farà tutto il possibile per cercare di recuperare gli oggetti. La procura generale del paese ha aperto un’indagine e collaborerà con le autorità nederlandesi; nell’indagine è stata coinvolta anche l’Interpol, organizzazione internazionale per la collaborazione fra le agenzie di polizia dei vari paesi. Intanto sui giornali rumeni si sta discutendo della scelta di prestare a un altro paese dei reperti archeologici così importanti.