Thiago Motta un fallimento annunciato. Un’affermazione che ha tanti riscontri, l’unico a non averlo capito è Giuntoli
Probabilmente andrebbe esonerato lui per primo.
Ha sbagliato in maniera clamorosa anche la campagna acquisti.
Douglas Luiz è un Ufo, Koopmeiners sembra il fratello gemello di Teun.
Nico Gonzalez è sempre infortunato, senza citare la non sostituzione di Arek Milik, infortunato da tempi immemori.
Solo questo basterebbe per silurare un dirigente incompetente, che ha buttato al vento oltre 100 milioni di euro.
E Thiago Motta?
Beh, lui arriva dal Bologna, squadra dal quale circa 35 anni fa, venne prelevato un certo Maifredi.
Raccontare come andò pare superfluo.
Motta non aveva nessuna esperienza in grandi realtà, e pratica un calcio simil tiki taka.
In parole povere una scimmiotatura di Pep Guardiola.
Solo che lo spagnolo conosce quel calcio, e utilizza solo campioni, non di certo una rosa come quella della Juventus.
Sbagliare a Torino non è permesso, a Bologna si.
Per stare sulla panchina bianconera servono spalle larghe e tanta grinta.
Non è il caso del tecnico brasiliano.
La pressione in casa della Vecchia Signora è altissima, soprattutto se si arriva dopo un criticatissimo Massimiliano Allegri.
Motta sra riuscendo nell’impresa di far peggio dell’ultimo triennio del livornese, che a sua discolpa può vantare un mercato estivo molto più povero.
L’attuale tecnico juventino ha un passato interista.
Questione che a Torino, sponda bianconera, mal si digerisce.
Non ottenere risultati soddisfacenti, acuisce solamente il senso di ripudio verso un tecnico di chiara “estrazione nemica”.
Thiago non ha dato nemmeno un gioco, per cosi dire divertente.
Anche se, a dirla tutta, vorremo sapere chi è che si diverte, se gioca bene e non vince.
Le due cose non possono coincidere.
La frase “Ahhh, ma abbiamo giocato bene”; ma perdendo; forse non è più proponibile neanche nella partitella tra amici.
Motta e la Juventus si sono rivelati, come era ampiamente prevedibile (non ditelo a Giuntoli ed Elkann, potrebbe venirgli l’orticaria), un flop annunciato.